La sezione regionale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha recentemente emesso una serie di comunicati riguardanti questioni cruciali per la regione, tra cui la difesa del Servizio Sanitario Nazionale, la festa della Liberazione, la stabilizzazione dei lavoratori precari e la sicurezza sul lavoro.
La difesa del SSN
La CGIL ha sollevato l’allarme sulla situazione critica del SSN, evidenziando il persistente definanziamento e le disuguaglianze regionali che minacciano la qualità dell’assistenza sanitaria. La situazione in Calabria è particolarmente preoccupante, con la regione piombata in un pesante piano di rientro che ha portato al blocco delle assunzioni e a una crisi nell’offerta di cure ai cittadini. Il sindacato ha richiesto un piano straordinario di riordino dei servizi e di investimenti nella sanità pubblica per garantire un SSN efficiente e universale.
La Festa della Liberazione e la resistenza all’Autonomia Differenziata
Il Comitato La Via Maestra Calabria, insieme alle associazioni territoriali, ha celebrato la Festa della Liberazione a Vibo Valentia come segno di denuncia e resistenza contro la riforma di secessione proposta dal disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Il sindacato ha ribadito la sua contrarietà alla modifica dei poteri istituzionali e ha promesso di continuare la lotta per difendere la Costituzione e i diritti sociali e civili.
La stabilizzazione dei lavoratori precari
La Funzione Pubblica della sezione regionale della CGIL ha espresso soddisfazione per il successo ottenuto nella stabilizzazione di 51 lavoratori precari dell’Azienda Calabria Lavoro dopo 15 anni di vertenza. Il sindacato ha sottolineato l’importanza di garantire dignità e certezze ai lavoratori precari e ha annunciato la volontà di continuare a lottare per il pieno impiego e la trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo pieno.
La sicurezza sul Lavoro e la tutela degli occupati
Il sindacato ha evidenziato la necessità prioritaria di garantire la sicurezza dei lavoratori, come dimostrato dal caso dei quindici lavoratori della centrale a biomasse Serravalle Energy di Cutro che hanno temporaneamente interrotto la loro protesta estrema sulla ciminiera dopo il pagamento delle spettanze. Tuttavia, rimangono incertezze sulla riapertura dell’impianto e il mantenimento dei livelli occupazionali, motivo per cui il sindacato continuerà a monitorare da vicino la situazione e a esigere risposte certe dalle autorità competenti.
Con questi comunicati, la sezione regionale della CGIL ribadisce il suo impegno a difendere i diritti dei lavoratori, la democrazia e la coesione sociale nella regione.
