Carabinieri: il contrasto allo spaccio, due arresti per evasione e 9 “furbetti” del RdC
Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, negli ultimi giorni, hanno arrestato due persone per possesso di stupefacente, due per evasione, e denunciato 9 percettori indebiti di Reddito di Cittadinanza.
Due arresti per detenzione di sostanza stupefacente ed evasione
A Catona di Reggio, i Carabinieri hanno arrestato una 33enne e un 40enne reggini, già noti alle Forze dell’Ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, i militari dell’Arma, dopo aver fermato i due nel corso di un normale controllo alla circolazione stradale e averli sottoposti a perquisizione personale, hanno rinvenuto un involucro contenente 130 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, nascosto dalla donna all’interno degli slip.
Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre gli arrestati, a seguito della convalida dell’arresto, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Arrestati, inoltre, per evasione, nel corso di servizi di controllo del territorio a largo raggio, dai Carabinieri della stazione del Rione Modena di Reggio, un 46enne e un 23enne, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine che, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, sono stati sorpresi dagli operanti all’esterno della propria abitazione, in violazione delle prescrizioni cautelari loro imposte.
Ancora una volta una testimonianza di come sia sempre alta l’attenzione dell’Arma per i crimini in materia di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di contrastare tale fenomeno diffuso specie tra i giovani e l’attività di prevenzione volta sempre a garantire la pubblica incolumità.
Trattandosi di procedimenti in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.
Denunciati 9 furbetti del Reddito di Cittadinanza
A Melicucco, i Carabinieri hanno denunciato nove persone, di cui cinque donne e due stranieri, per indebita percezione del RdC in quanto riscontrate inottemperanze ai requisiti di legge previsti per l’ottenimento del beneficio ministeriale.
Nello specifico, le indagini poste in essere dai militari dell’Arma hanno permesso, attraverso un’attenta attività di analisi documentale in relazione alle diverse istanze presentate e in riscontro anche a un esame incrociato tra le verifiche sul territorio e gli accertamenti infoinvestigativi esperiti, di evidenziare numerose irregolarità nelle procedure di attestazione e l’assenza dei requisiti previsti. Tra le principali emerse: false attestazioni sulla composizione del nucleo famigliare o il non possesso di veicoli oltre una certa cilindrata, rientranti tra i requisiti necessari per l’ottenimento del beneficio.
Le difformità riscontrate hanno impedito l’elargizione dei sussidi a soggetti non aventi diritto, per un danno erariale di circa 43.000 €, in un arco temporale che va dal 2019 al corrente mese di agosto.
Gli esiti dell’attività investigativa sono stati segnalati alla Autorità Giudiziaria di Palmi e all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ai fini dell’interruzione dell’elargizione del sussidio nei riguardi dei soggetti interessati e il recupero delle somme indebitamente percepite.
Trattandosi di procedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.