
Per la Procura di Crotone c’erano anche insospettabili dietro gli affari di due organizzazioni che gestivano un traffico di immigrati.
Attraverso le intercettazioni ambientali, la Polizia è riuscita infatti ad accertare la responsabilità di 24 persone, delle quali 15 sono finite in carcere e 9 ai domiciliari che, grazie a una base operativa a Crotone, operavano in tutto il territorio nazionale per ottenere permessi di soggiorno per motivi di protezione umanitaria che garantivano così ai clandestini di restare in Italia o muoversi liberamente nei Paesi dell’Unione Europea.
Le richieste d’aiuto venivano ottenute grazie all’aiuto di Poliziotti infedeli, mediatori, impiegati della Prefettura e avvocati che, hanno dimostrato gli inquirenti, erano a conoscenza delle indagini della Polizia e avevano per questo preso tutte le precauzioni possibili per continuare con i propri illeciti.
Una vicenda, ha evidenziato il Procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, che svela un deficit di legalità sul territorio: «Se ci fosse più attenzione, più denuncia, anche denuncia di malcostume, che non deve per forza arrivare al reato, forse potremmo garantire tutti insieme un maggior livello di legalità.»
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