Il depuratore di Mammola funzionava: assolti i tecnici di Comune e “Stemag”

In relazione a un’indagine relativa al sistema di depurazione del Comune di Mammola, il Tribunale di Locri, in composizione collegiale, ha assolto Nicodemo Agostino, già Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, e Alessandro Schiavello, Franco Schirripa e Giuseppe Romano, rispettivamente i tecnici e il titolare della ditta Stemag srl che avevano in gestione l’impianto di depurazione, da tutti i reati ascrittigli perché i fatti non sussistono.
La vicenda traeva origine da un’inchiesta condotta dalla Procura di Locri, che aveva portato anche al sequestro con facoltà d’uso dell’impianto di depurazione di Contrada Gioia e il successivo rinvio a giudizio sia del tecnico comunale che dei tecnici e del titolare della Stemag srl per diverse fattispecie delittuose, tra cui l’immissione di reflui nel Torrente Chiaro senza depurazione, il danneggiamento del corso fluviale, il mancato smaltimento dei rifiuti, la frode nelle pubbliche forniture e l’abuso d’ufficio nell’affidamento del servizio di gestione dell’impianto.
I fatti risalgono a diversi anni fa e, dopo l’avviso di conclusione indagini avvenuto nel 2017 e la celebrazione dell’udienza preliminare, il procedimento è giunto in dibattimento davanti al Collegio penale di Locri. La difesa, sostenuta dagli avvocati Roberto Lanfranco e Giovanni Mento, è riuscita a chiarire ogni aspetto della vicenda e dimostrare l’infondatezza di ogni ipotesi di reato.
Il Tribunale ha ritenuto insussistenti i fatti contestati, in quanto durante il dibattimento è stata dimostrata l’efficienza depurativa e la corretta gestione e funzionalità dell’impianto oltre che l’insussistenza dell’ipotesi di danneggiamento e frode e la correttezza del procedimento di affidamento del servizio da parte del geometra Agostino.
Foto: Luigi Zito