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CronacaReggio Calabria

Processo “Xenia”: chiesti 7 anni e 11 mesi di reclusione per Mimmo Lucano

Si è da poco conclusa, presso il tribunale di Locri, la requisitoria del Processo Xenia, nel quale è chiamato in giudizio, tra gli altri, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. Al centro del procedimento giudiziario, i presunti illeciti perpetrati nella gestione del cosiddetto Modello Riace tra il 2014 e il 2016. Dopo una breve introduzione del Procuratore Capo Luigi d’Alessio, che ci ha tenuto a sottolineare che l’intento della procura non è mai stato quello di mettere sotto processo un ideale, ma le procedure con cui il sistema di accoglienza è stato messo in pratica, la parte più sostanziosa della requisitoria è stata lasciata ai sostituti pubblici ministeri Michele Permunian e Marzia Currao che, al termine dell’udienza, hanno chiesto per Lucano una condanna a 7 anni e 11 mesi. Nella requisitoria di Permunian, durata oltre cinque ore, è stato evidenziato infatti il ruolo di dominus assoluto che Lucano avrebbe avuto nel programma di gestione migranti, ideato con nobili intenzioni ma ben presto corrotto da un’insana brama politica e dal desiderio di ottenere la più consistente quota possibile di fondi destinati all’accoglienza. Questo sistema, secondo il PM, avrebbe pregiudicato il buon funzionamento dei programmi SPRAR e CAS, oltre ad aver danneggiato i migranti stessi, non più inseriti in un programma di integrazione, ma obbligati a restare all’interno del progetto affinché l’Amministrazione e le associazioni che gestivano l’accoglienza potessero ottenere i benefit economici previsti dallo Stato. Sarebbe stato possibile realizzare tale sistema con la connivenza di collaboratori e titolari delle associazioni, tutti incastrati, sostiene il PM, da intercettazioni che evidenzierebbero la distrazione di fondi pubblici, il peculato e la produzione di fatture false che avrebbero viziato il sistema è permesso al Comune di Riace di finanziare diverse attività con fondi statali. Per tale ragione i PM chiedono, congiuntamente la condanna di:

  • Abeba Abraha Gebremarian (4 anni e 1 mese);
  • Giuseppe Ammendolia (3 anni e 2 mesi);
  • Nicola Audino (4 anni);
  • Assan Balde (2 anni);
  • Fernando Antonio Capone (7 anni e 5 mesi);
  • Oberdan Pietro Curiale (4 anni e 2 mesi);
  • Prencess Daniel (2 anni);
  • Cosimina Ierinò (4 anni e 10 mesi);
  • Oumar Keita (2 anni);
  • Domenico Latella (1 anno e 1 mese);
  • Cosimo Damiano Musuraca (2 anni);
  • Gianfranco Musuraca (4 anni e 1 mese);
  • Salvatore Romeo (4 anni e 3 mesi);
  • Maurizio Senese (1 anno);
  • Domenico Sgrò (6 mesi);
  • Maria Taverniti (3 anni);
  • Lemlem Tesfahun (4 anni e 4 mesi);
  • Filmon Tesfalem (2 anni);
  • Tornese Jerri Cosimo Ilario (4 anni e 2 mesi);
  • Renzo Valilà (1 anno e 6 mesi);
  • Rosario Antonio Zurzolo (1 anno);
  • Annamaria Maiolo (4 anni e 3 mesi). 

Assolti, invece, Alberto Gervasi, Nabil Moumen, Antonio Santo Petrolo.

Per ripercorrere l’intera udienza trovate la diretta scritta sul nostro profilo Twitter, seguendo l’hashtag #processoXenia.

Redazione

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