ADVST
Costume e SocietàLetteratura

Agata Mazzitelli: «Ho riempito il foglio con i respiri del mio cuore»

«Non so se ho scritto poesie, so per certo però, di aver riempito il foglio con i respiri del mio cuore». È così che, in punta di piedi, Agata Mazzitelli, nella giornata di domenica 4 luglio, presso il borgo antico di Casignana, ha presentato la sua raccolta poetica Dal silenzio un colpo d’ala. Una cornice mozzafiato ha ospitato i suoi versi, che sembravano volare leggeri su quella terrazza attorniata da ruderi ed esposta a un’incantevole vista mare. Serata organizzata e sostenuta fortemente dall’amministrazione comunale di Casignana, di cui la stessa scrittrice, già da circa un anno, ricopre il ruolo di assessore.
«La cultura ha il potere di risollevarci, e io spero che anche noi, dal silenzio, possiamo spiccare il volo con un colpo d’ala» è ciò che ha affermato nell’intervento introduttivo il sindaco di Casignana, Rocco Celentano, dando il via alla rassegna letteraria. Presenti all’evento anche il vice sindaco di Casignana Franco Crinò, il giornalista Gianluca Albanese, il vice sindaco di Marina di Gioiosa Vincenzo Tavernese e il docente universitario Domenico Talia.
A turno, gli ospiti hanno discusso i punti salienti del libro. I temi trattati nelle pagine dell’autrice e poi ripresi e raccontati nel dialogo d’esposizione sono senza alcun dubbio la memoria, la morte e la famiglia. Alla base di tutto, c’è sempre l’altro. La poesia, per Mazzitelli, è un mezzo per far conoscere non solo sé stessa, ma soprattutto gli altri che, attraverso le sue righe, possono ritrovare anche sé stessi. Per lei scrivere non è altro che il modo più limpido di spogliarsi e mettere a nudo la sua vera anima. Non una decisione a caso quella di esporre i suoi pensieri in quel piccolo angolo di paradiso:

Ho scelto il borgo antico di Casignana perché trovo sia meraviglioso.
I luoghi si vivono dentro. Ma questo non basta, sono convinta che chi resta ha il preciso dovere di impastare il passato al presente. Una sorta di continuità, affinché il ricordo possa non sparire mai.

Concetto che ha espresso appieno il legame alle sue radici. Quasi fosse in debito con la sua terra. Quasi dovesse restituire le emozioni a questo territorio che le ha donato infiniti dolori e immense gioie nel percorso della sua vita. A raccontare le sensazioni e quell’amore con cui ha impregnato le pagine del suo libro non sono state soltanto le sue parole. Ma anche il suo sguardo di donna, di madre e di figlia. Il suo sguardo commosso nell’ascoltare le sue stesse poesie interpretate da Rossella Garreffa e accompagnate dalla dolce melodia del maestro Francesco Sgambelluri.
Una raccolta di pensieri, di emozioni, di pezzi di vita che hanno svelato realmente il suo io più profondo. Quello che porta dentro, ma che ha saputo condividere e regalare a tutti i suoi lettori.

Carmen Nicita

Nata sotto un gelido freddo di febbraio. Pungente, a volte, tanto quanto quell'aria invernale. Testarda. Solitaria. Taciturna. Ama perdersi nei dettagli, anche quelli apparentemente più insignificanti. Quelli che in silenzio, in un piccolo angolo in disparte, sperano ancora di poter esser notati da qualcuno. Ama rifugiarsi nella scrittura, poiché è l'unica in grado di osservare ogni minima cosa. La sola in grado di conoscerla fino in fondo.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button