Riace rivive il ritrovamento dei Bronzi grazie a un corto teatrale
Dall’Ufficio Stampa SRC
È andato in scena il 20 agosto, alle ore 21:30, sulla spiaggia di Riace Marina, Due Bronzi e un Capanno, corto teatrale a cura della Scuola di Recitazione della Calabria.
Nato in seno all’Associazione Cittanova Radici, da un’idea dell’autore cittanovese Nino Surace, lo spettacolo ha preso vita grazie alla Direzione Artistica di Walter Cordopatri, ideatore e Direttore della SRC, che ne è stato anche interprete insieme a Fortunato Verduci, attore e musicista reggino, con la voce narrante della neo diplomata SRC Federica Sottile, i canti della splendida Marinella Rodà, le emozionanti coreografie del docente SRC Giovanni Battista Gangemi, i costumi e la scenografia a cura degli artisti professionisti e collaboratori SRC Nick Dardano, Porzia De Crea, Eurema Pentimalli, la maestria dell’Hair Stylist e Make Up Artist Nadia Mastroieni.
L’evento, fortemente voluto dai Comuni di Riace e Cittanova, nonché dalla Pro Loco I Bronzi per Riace e dall’Associazione Cittanova Radici, ha voluto ricordare, nel suo 49º anniversario, il ritrovamento dei due splendidi guerrieri di bronzo considerati tra le testimonianze più significative dell’arte greca classica, divenuti ormai simbolo indiscusso della terra Calabra e delle sue origini magnogreche.
Condotta dal giornalista Enzo Romeo, la serata ha visto gli interventi di Antonio Trifoli, sindaco di Riace, Francesco Cosentino, sindaco di Cittanova, Domenica Sorrenti, presidente Associazione Cittanova Radici, Marcella Pisano, presidente Pro Loco I Bronzi per Riace, Maria Capece, delegata alla Cultura del Comune di Riace, Nino Surace, autore cittanovese.
Un doveroso omaggio a questa meravigliosa storia calabrese, famosa ormai in tutto il mondo. Un corto teatrale che vuole dare il via ai festeggiamenti per il 50º anniversario del ritrovamento dei Bronzi, che ricadrà proprio l’anno prossimo, come affermato dal Direttore Cordopatri.
Un importante momento di confronto e di valorizzazione del grande patrimonio culturale e artistico di cui siamo custodi, primo atto di una nuova ed entusiasmante collaborazione, che ha visto per di più l’ufficializzazione del gemellaggio tra i due comuni padrini della serata.