Di Simona Mulè – Candidata al Consiglio Regionale della Calabria per la lista Uniti con De Magistris
Ecco, ci sono anche io!
Ho cinquantuno anni e se mi chiedessero perché mi sono candidata, probabilmente, prima di rispondere, dovrei contare fino a dieci, il tempo di mettere in ordine i pensieri. Forse perché la domanda è semplice ma la risposta non lo è. I ricordi però aiutano a dare determinate risposte. Ripenso a me, che studiavo pomeriggi interi e fino a sera, sognando la laurea alla Bocconi, che ovviamente non potevamo permetterci. Ricordo ancora la voce di mia madre che mi diceva di non illudermi, che l’unica scelta possibile sarebbe stata l’università di Messina. Scarse possibilità, studio costante, scelte dignitose. Le ambizioni c’erano, eccome! Ma a mitigarle c’era l’impossibilità di scegliere: quello e niente più. Lo studio, dicevo, sì, il diploma e quindi il lavoro a soli vent’anni. La mia grande fortuna, la grande occasione, il sogno che si avvera, il lavoro in banca. La laurea è arrivata dopo, a trent’anni. Perché lavorare e studiare era faticoso: di sera, durante le ferie, con la stanchezza sulle spalle e la paura di non ricordare nulla. Ecco, se mi chiedessero il perché della scelta politica la risposta la troverei nel mio passato. Nei sacrifici e nell’impossibilità di scegliere date le scarse alternative. Alternative che però è giusto creare per i nostri giovani: di studio, di lavoro, di possibilità. Di vita. Ed è surreale e inaccettabile, per una donna come me che, in fondo, ha avuto tutto dalla vita senza mai allontanarsi, non fare nulla per consentire a tutti la stessa possibilità. Per ogni singolo cittadino che non vuole andare via e che desidera che neanche i propri figli vadano via, per un futuro migliore.
