
In questa intensa domenica di consultazioni qualcosa sembra smuoversi nell’equilibrio di forza dei partiti dopo l’apertura di Matteo Salvini a Mario Draghi. È quanto scrive il collega Riccardo Tripepi su un articolo apparso un paio d’ore fa sul sito dell’emittente LaC News 24 in cui, applicando l’evoluzione del quadro politico nazionale a quello relativo invece alla nostra Regione, sostiene che Nino Spirlì “preme per ottenere un nuovo rinvio, almeno fino a giugno” che potrebbe tornargli utile per la formazione di una propria lista e per contrastare più efficacemente il sempre più probabile asse Carlo Tansi – Luigi de Magistris.
A stretto giro, tuttavia, arriva la smentita categorica da parte del Presidente facente funzione che, dalla Cittadella Jole Santelli, ribadisce di non aver alcun interesse a che le elezioni regionali vengano ulteriormente rimandate.
«Si tratta di una ricostruzione priva di qualsiasi fondamento, frutto di un’interpretazione personale a dir poco fantasiosa – sottolinea Spirlì, che asserisce con determinazione che non esistano date alternative a quella già fissata dell’11 aprile, – anche in considerazione del fatto che il presidente di Regione, in questa fase, non ha il potere per spostare ulteriormente in avanti la data delle consultazioni.»
Spirlì continua affermando di non comprendere nei confronti di quale istituzione, secondo Tripepi, lui avrebbe la facoltà di esercitare pressioni per fa posticipare il voto e conclude affermando che il delicato compito di informare l’opinione pubblica che la categoria dei giornalisti si prefigge di portare a termine dovrebbe imporre una condotta scrupolosa, che permetta «ai lettori di capire la differenza tra fatti e opinioni personali senza riscontri.»