Franco Napoli sarà l’ago della bilancia delle elezioni a Caulonia?
Con il nuovo anno ormai alle porte si fa sempre più vicino il rinnovo delle cariche di diverse Giunte Comunali del nostro comprensorio, tra cui quella di Caulonia, dove il clima politico si fa sempre più acceso ogni giorno che passa. Alle elezioni amministrative, che dovrebbero svolgersi in primavera, pare ormai certo che a contendersi la poltrona di sindaco saranno i soliti noti Caterina Belcastro e Franco Cagliuso, già protagonisti assoluti dell’ultima tornata elettorale. A scongiurare una replica del comunque avvincente agone politico tra i due, che terminò con la vittoria di misura di Belcastro sul suo avversario politico, tuttavia, questa volta potrebbe intervenire una vecchia conoscenza dei cauloniesi: ci riferiamo all’ex amministratore Franco Napoli, figura di riferimento di un terzo polo, moderato, che, al netto di un recente sondaggio lanciato dai colleghi di Ciavula che ha dimostrato che sarebbe un sindaco gradito dai più, non intende tanto rimettersi in gioco in qualità di capogruppo di una lista autonoma, ma si dice pronto a intavolare un discorso civile e pacato con entrambe le parti per comprendere quale dei programmi valga la pena sostenere. L’intento di Napoli, per come dichiarato a TeleMia, è quello di tornare a concentrarsi sui problemi del paese e non sulle persone, onde evitare che si scada «nel populismo o nel massimalismo, in discussioni sterili o nella rissa. Perché ciò – ha spiegato il professionista, – oltre a far nascere odio e divisione, allontana sempre più l’elettorato dalle urne. Non dimentichiamo, infatti, che la percentuale di persone che non va a votare, cresce, considerevolmente, a ogni elezione e anche in virtù di questo Caulonia ha bisogno di rappacificazione, di unità, di serenità e di proposte serie, per raggiungere lo sviluppo che merita. Ora si deve puntare ad aggregare le migliori competenze, professionalità ed esperienze e, con signorilità, puntare a uscire dal tunnel dei problemi, che attanagliano, da anni, il paese, favorendo una sempre maggiore coesione e armonizzazione territoriale, con il borgo e le frazioni, valorizzandone le preziose specificità e peculiarità, per favorire la rinascita e il massimo sviluppo in un contesto comprensoriale del quale si deve tenere conto. Perché – conclude Napoli – lo sviluppo deve essere integrato e sinergico, se si vuole, veramente, rilanciare il nostro territorio, che potrebbe divenire, come ha detto qualcuno, la California dell’Europa.»