Samo: l’amministrazione chiede lo stato di emergenza
Di Davide Codespoti
Con la Delibera di Giunta Municipale nº 65 del 2 novembre 2021, l’Amministrazione comunale di Samo, guidata dal sindaco Paolo Pulitanò, ha chiesto lo stato di calamità naturale per i danni che le piogge torrenziali, susseguitesi dal 24 al 31 ottobre, hanno arrecato al territorio comunale, in particolare alle strade e alle zone rurali del paese, molte delle quali risultano non percorribili o isolate.
Stando alla scheda tecnica allegata alla delibera, le vie e le località interessate sono:
- strada comunale Cardeto-Pizzica, interrotta e parzialmente danneggiata al manto stradale;
- strada rurale in località Medolà, interrotta poiché costruita in terra battuta;
- ponte sulla fiumara La Verde, che conduce verso la contrada Ripe e la strada rurale di contrada Rudina, ostruite a causa del fango riversato dalle acque della fiumara e del suo affluente Torbido;
- strada di accesso alla località Cardinusa, ostruita a causa di materiale di vario tipo portato dalla pioggia;
- strada rurale che collega le contrade Sarica e Rodinì, interrotta;
- strada rurale in località Prostia, non accessibile;
- contrada Litri, non accessibile per interruzione;
- strada comunale che collega la località Rungia, ostruita dal crollo di un muro perimetrale e parzialmente danneggiata al manto stradale;
- contrada Pera, pericolosamente isolata in quanto le acque del torrente Santa Caterina si sono ingrossate, minacciando di danneggiare il ponte di accesso alla località;
- strada rurale Colamacia, interrotta nel tratto che conduce alla località Arcà;
- strada comunale Samo-torrente La Verde, che necessita di interventi urgenti presso il torrente Santa Caterina.
Il costo complessivo presunto per le opere di messa in sicurezza di tutte queste singole contrade e reti viarie è di 19.500 euro, variamente distribuiti. Si spera che l’appello della comunità samese venga accettato al più presto e che finalmente si possano iniziare i lavori di messa in sicurezza delle contrade sopracitate, permettendo ai Samesi il ritorno a una normale quotidianità.