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Attualità

Guerra in Ucraina: “Parafrasando Manzoni si comprende l’atteggiamento della Russia”

Di Vito Pirruccio – Presidente dell’Associazione Museo della Scuola I Care!

Egregi Rappresenti della Russia e dell’Ucraina in Italia, come Associazione Museo della Scuola I Care! di Siderno, in provincia di Reggio Calabria, non abbiamo la pretesa di dire nulla di più degli appelli lanciati da istituzioni sicuramente più rappresentative, ma la voce della cultura della quale umilmente sentiamo di fa parte, forte o debole che sia, ha il suo spazio. E le vostre terre che hanno dato voce alla cultura mondiale non possono rimanere sorde al grido di dolore che sale dalla nazione ucraina e con essa dal mondo: “Fermate questa guerra!”
Nel dirvelo con il cuore in mano lo facciamo con la voce dell’amico e socio Ugo Mollica, che ha pescato e parafrasato il dialogo ammonitore dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, autore contemporaneo ai vostri/nostri più grandi scrittori della Letteratura.
Leggete la riedizione parafrasata operata dal nostro carissimo professore Mollica del passo manzoniano, che facciamo anche nostro!

Alessandro Manzoni, con un anticipo di quasi due secoli, descrive il dialogo tra il mediatore Padre Cristoforo e Don Rodrigo, alias la rappresentanza russa, che lascerebbe aperti agli ucraini i corridoi umanitari solo verso la Russia…
Rileggiamo questo dialogo!

Don Rodrigo: In che posso ubbidirla? (Come dire: “Bada a chi sei davanti, pesa le parole e sbrigati!”)
Padre Cristoforo (con guardinga umiltà): Vengo a proporle un atto di giustizia, e pregarla di una carità… Lei può con una parola restituire al diritto la sua forza e sollevare  quelli cui è fatta una così crudele violenza… (e, con tono sommesso): Se ho detto qualcosa che le dispiaccia è stato contro la mia intenzione, mi corregga, mi riprenda pure, ma si degni di ascoltarmi! Per amor del Cielo non s’ostini a negare una giustizia così facile e così dovuta a de’ poverelli. Pensi che Dio ha sempre gli occhi sopra di loro, l’innocenza è potente al Suo sguardo…
Don Rodrigo: Lei viene a farmi la predica in casa!
Padre Cristoforo: Quel Dio le usa ora un tratto di misericordia, mandando un suo ministro a pregarla…
Don Rodrigo: Io non so quel che lei voglia dire: non capisco altro se non che ci deve essere qualche fanciulla che le preme molto, non si prenda la libertà di infastidire più a lungo un gentiluomo!
Padre Cristoforo: La mi preme, ma non più di quanto mi preme lei, son due anime che, l’una e l’altra mi premono più del mio sangue.
Don Rodrigo: Ebbene, giacché questa persona le sta tanto a cuore, la consigli di venire a mettersi sotto la mia protezione. Non le mancherà più nulla e nessuno ardirà d’inquietarla!
Padre Cristoforo: La vostra protezione! Avete colmata la misura e non vi temo più. Verrà un giorno…

Meditate in nome di quei bambini che fuggono sotto le bombe: fermatevi!
È questo l’accorato appello dell’Associazione Museo della Scuola I Care!

Foto di Francesco Hayez


Edil Merici

Redazione

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