Annullato il riesame del 67enne accusato di essere capo della ‘ndrangheta di Stilo
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio per un nuovo esame dinanzi al tribunale della libertà l’ordinanza del riesame relativa a Fernando Spagnolo, difeso dagli avvocati Alfredo Arcorace e Giuseppe Milicia. La 6ª sezione penale della Cassazione ha accolto le argomentazioni difensive avverso l’ipotesi accusatoria che contesta al 67enne Spagnolo, nell’ambito degli esiti investigativi dell’operazione denominata Doppio Sgarro, un ruolo apicale all’interno di una consorteria criminosa operante nel territorio di Stilo. Gli avvocati Milicia e Arcorare hanno sostenuto che la principale fonte di prova della creazione di un nuovo locale di ‘ndrangheta a Stilo, facente capo al proprio assistito consta in alcune intercettazioni ambientali in cui a parlare è un soggetto che non è affiliato alla ‘ndrangheta e che, inoltre, riferisce di racconti che sono confliggenti con gli altri elementi di prova acquisiti nei processi sulla mafia della Vallata dello Stilaro. Quei dialoghi, secondo i difensori, contrastano anche con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, nessuno dei quali riferisce dell’esistenza di un locale di Stilo” e di un ruolo ‘ndranghetistico di Spagnolo e della sua famiglia. Tra le altre argomentazioni gli avvocati Arcorace e Milicia hanno posto in evidenza che la contestazione accusatoria originaria non ha retto al vaglio giurisdizionale e, allo stato, la supposta cosca Spagnolo sarebbe composta da due soli soggetti in un territorio storicamente governato, dal punto di vista ‘ndranghetistico, da cosche il cui nome e operatività su quello e altri territori limitrofi è stata in diverse sentenze cristallizzate in via definitiva. Il rinvio disposto dagli ermellini per Spagnolo potrebbe influire positivamente sulla posizione dell’unico indagato ancora cautelato sul quale la Cassazione, nella stessa sezione, si pronuncerà a breve.