L’ANCI scrive al Consiglio Regionale in merito alla modifica sulla legge sul gioco d’azzardo
Dalla sezione calabrese dell’ANCI
Onorevole Presidente,
Onorevoli Consiglieri Capogruppo Consiliari,
Il Consiglio Regionale della sezione regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, riunitosi il 22 dicembre sotto la presidenza del componente anziano Giovanni Papasso (Sindaco di Cassano), ha espresso apprezzamento per l’avvenuta audizione della propria rappresentanza nella 1ª Commissione del Consiglio Regionale della Calabria in merito alla proposta di Legge Regionale di modifica della normativa riguardante il contrasto alla ludopatia.
Tuttavia, rispetto a parere, osservazioni e richieste espressi e considerati, sono emerse notizie circa le determinazioni assunte dalla Commissione a chiusura dei propri lavori in ordine alle quali la sezione calabrese dell’ANCI intende ribadire e precisare quanto appresso.
È da considerarsi importante che, a protezione delle fasce di popolazione giovanile scolastica, venga escluso dall’orario di apertura ed esercizio della pratica ludica l’intera fascia oraria mattutina, al fine di evitare che, nei casi di mancato svolgimento di attività didattica o di assenza degli studenti in aula si offra l’occasione a questi ultimi di essere tentati a frequentare i locali per la pratica delle attività di gioco contrastate. Pertanto, pare opportuno prevedere e consentire solo l’orario 14:00/22:00.
Inoltre, si reputa indispensabile prevedere e consentire espressamente ai Sindaci, nel testo di Legge Regionale, la facoltà di adozione di motivati provvedimenti più restrittivi. Ciò particolarmente in quanto, ove dovesse occorrere, i Sindaci, nell’assumere possibili provvedimenti a solo titolo di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, si potrebbero vedere contestato l’operato.
Addirittura, così disponendo, nei casi ove nell’ambito comunale è presente il Commissariato di Polizia di Stato, il Sindaco potrebbe trovarsi privato della veste per intervenire.
Si chiede, pertanto, che in sede di esame finale voglia il Consiglio Regionale e le Signorie Locri riconsiderare gli aspetti anzi proposti.