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Attualità

La Repubblica di Moldavia e la nuova equazione della sicurezza


Edil Merici

Di Antoniu Martin – Storico e analista politico

Come si vede, l’impatto della guerra condotta dalla Federazione Russa contro l’Ucraina si riflette anche sulla Repubblica di Moldavia. Il settore energetico, l’economia e il tenore di vita dei cittadini moldavi sono stati gravemente influenzati, nell’ultimo periodo. A ciò si aggiunge anche l’offensiva propagandistica russa (una vera e propria guerra ibrida) che mira a deviare l’orientamento europeista di questo Paese.
In questo contesto, di una nuova equazione di sicurezza, è naturale che i decisori di Chisinau avviino un dibattito interno sulla possibilità che la Repubblica di Moldavia aderisca a un’alleanza più ampia, secondo la presidente Maia Sandu. Va precisato che, per Costituzione, la Repubblica di Moldavia è uno stato neutrale. Qualsiasi modifica a questo statuto richiederebbe una decisione legittimata attraverso un referendum, attraverso una consultazione nazionale. Presente al Forum Economico di Davos, dove ha chiesto all’Occidente di continuare il suo sostegno, Maia Sandu ha affermato che, se l’analisi della capacità di difesa della Repubblica di Moldavia porta alla conclusione che è necessaria l’adesione a un’alleanza, il cambio di neutralità deve essere realizzato attraverso un processo democratico.
Sebbene non abbia menzionato esplicitamente la Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, è chiaro verso quale alleanza politico/militare guardi la Repubblica di Moldavia. Esiste già una cooperazione tra la Repubblica di Moldavia e la NATO su più livelli: diplomazia, forze moldave per mantenere la pace sotto il comando della NATO in Kosovo, sostegno all’addestramento dell’esercito moldavo. Infatti, al vertice della NATO svoltosi a Bucarest nel dicembre scorso, la Repubblica di Moldavia è stata rappresentata per la prima volta in una riunione ministeriale dell’alleanza.
Tuttavia, alcuni analisti sono piuttosto riservati su questo approccio, fintanto che ci sono basi militari russe sul territorio della Repubblica di Moldavia, nella regione separatista della Transnistria, e le autorità di Tiraspol perseguono una politica ostile a Chisinau. D’altra parte, i progressi registrati dalla Repubblica di Moldavia nel percorso europeo nell’ultimo anno sono incoraggianti.
Approfondire il rapporto con l’Unione Europea è la chiave per lo sviluppo e la modernizzazione di questo Paese. Il sostegno europeo è aumentato in modo significativo man mano che Chisinau ha compiuto progressi nell’implementazione delle riforme. Alla solidarietà della Repubblica di Moldavia nei confronti dei rifugiati ucraini è stata data risposta con la concertata solidarietà occidentale attraverso i meccanismi della Piattaforma di supporto per questo Paese, che ha già dimostrato la sua efficacia.
In questa prospettiva, un passo importante è stato anche il collegamento, nell’ultimo anno, del sistema energetico di questo Paese a quello europeo. Da una panoramica delle relazioni internazionali dell’ultimo anno, possiamo notare un aumento esponenziale della visibilità della Repubblica di Moldavia, un fatto che è sicuramente dovuto alla diplomazia proattiva che svolge.

Foto: dilei.it


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