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Ernesto Rapani: il tribunale della Sibaritide, le elezioni a Corigliano/Rossano e il crimine

Negli ultimi giorni ha fatto sentire la propria voce su vari temi il senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, che è intervenuto in merito alla riapertura del tribunale nella Sibaritide, ha aperto la campagna elettorale di Corigliano/Rossano e interpellato il Ministro Matteo Piantedosi sull’escalation criminale sul territorio.

“(Ri)aprire un tribunale non si tradurrà nel chiuderne un altro”

Ho letto con grande rammarico le dichiarazioni del sindaco di Castrovillari in merito alla visita del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove. Domenico Lo Polito ha voluto strumentalmente saltare a piè pari la mia dichiarazione che indirettamente, quale primo cittadino di Castrovillari, lo interessava. E siccome repetita iuvant, mi permetto di ritornare sull’argomento specificando che “l’obiettivo del Governo, per come riferito da Delmastro, è quello non di ripristinare tribunali e singole procure, ma di creare aree vaste in cui si possano aprire nuovi presidi di giustizia sulla base di una geografia di competenza e in un’area omogenea che presenti medesimi problemi, omogeneità socioeconomico e culturali, con il fine di riportare sui territori la presenza dello Stato”. Una dichiarazione che confermo, considerando che il sindaco ha (volontariamente?) eluso uno dei miei passaggi fondamentali che gli sarebbe servito per non buttarla populisticamente in caciara, ovvero: “E sia ben inteso che la riapertura di un tribunale nella Sibaritide non comprometterà nessun altro presidio”. Dunque, specificare ancora meglio i due concetti è piuttosto semplice. Delmastro dice che l’obiettivo è rivedere la geografia giudiziaria perché il Governo Meloni ritiene la riforma Severino sulle circoscrizioni giudiziarie “un fallimento”. Per questo si sta iniziando a prevedere la riapertura di procure e tribunali in aree omogenee, come ad esempio, quella della Sibaritide. E come già sottolineato con la mia dichiarazione contestata ma omessa nelle polemiche innescate da Lo Polito, riaprire eventualmente un tribunale della Sibaritide, lo ripeto, non comprometterà nessun altro presidio di giustizia. Mi sento, quindi, di tranquillizzare il sindaco e i castrovillaresi, sottolineando semplicemente che l’istituzione di un nuovo tribunale a Corigliano Rossano (giurisdizione giudiziaria soppressa che a Castrovillari ha portato in dote quattro quinti dei procedimenti) dovrebbe essere restituito il maltolto, ovvero uno scippo clamorosamente vergognoso, perpetrato e ordito da certa politica. Al sindaco ricordo che da uomo delle istituzioni dell’allora Popolo delle Libertà, il partito che ha chiuso i tribunali, mi sono dimesso da tutti i miei incarichi perché assolutamente in disaccordo con quella formazione politica che vantava una lunga filiera istituzionale (Comune, Regione, Governo) che avrebbe dovuto tutelare il secolare foro rossanese.
In ultimo al sindaco Lo Polito sottolineo che quella visita al carcere di Castrovillari non era una assemblea generale di Fratelli d’Italia ma una semplice delegazione formata da due sottosegretari alla Giustizia e all’Interno, Delmastro (con delega al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), Wanda Ferro e dal sottoscritto, nell’esercizio delle loro funzioni istituzionali, nel caso specifico quella ispettiva. In conclusione, invito il sindaco Lo Polito a evitare sterili polemiche e la guerra tra poveri. Al contrario di quanto accaduto nel 2012, nel mio ruolo di senatore di FdI delegato dal popolo, tutelerò opportunamente, in ogni sede, il territorio di Castrovillari. Non sono abituato a fare il tifo per i colori ma per la mia terra: mi sento, quindi, di rassicurare ulteriormente Mimmo Lo Polito che, evidentemente, ha svestito i panni di amministratore per indossare quelli del capo ultrà di sinistra.

Aperta la campagna elettorale di FdI a Corigliano/Rossano

“Per una nuova stagione di governo”. Questo lo slogan che abbiamo voluto coniare per inaugurare appunto, una nuova stagione e la campagna elettorale di FdI, in vista delle prossime elezioni amministrative di Corigliano Rossano, la terza città della Calabria e tutti i comuni nei quali si andrà al voto nel 2024. Nella grande manifestazione organizzata al centro di eccellenza, il partito di Giorgia Meloni ha dimostrato di avere una filiera istituzionale di tutto rispetto sui territori, consiglieri comunali, provinciali, sindaci, consiglieri regionali, parlamentari e sottosegretari. Con questa classe dirigente ci presenteremo agli elettori, insieme al centrodestra unito, allargato ai movimenti civili e a chi liberamente condivide programma e metodi. Ai cittadini presenteremo idee e azioni di buongoverno che solo la coalizione di centrodestra, oggi, può proporre. Saremo pronti ad affrontare i piccoli ma, soprattutto, i grandi temi come la giustizia, la possibile riapertura di un tribunale nella Sibaritide, le infrastrutture, la statale 106, lo sviluppo del porto di Corigliano, la linea ferroviaria. Nel corso dell’incontro, da componente dell’esecutivo nazionale, ho sottolineato che FdI è una squadra in cui c’è posto ancora per tanti, in cui si entra, ci si siede, si lavora, si guadagnano le postazioni con l’impegno. Ma ho detto anche che Fratelli d’Italia è in campagna elettorale, per cui ci sarà tanto da lavorare, con il coinvolgimento degli alleati. Insieme puntiamo ad amministrare la terza città della Calabria e gli altri comuni come solo il centrodestra sa fare. Il nostro obiettivo è guidare Corigliano/Rossano con un’impronta e uno stile di approccio ai problemi ben diversi rispetto a un sindaco negligente e indolente, che ha tirato a campare per quattro anni e solo in questi ultimi mesi, in cui è già in campagna elettorale, si sta ricordando di essere tale.

Escalation criminale nella Sibaritide: «Situazione non più tollerabile»

Non è più procrastinabile il rafforzamento delle forze dell’ordine a Corigliano/Rossano. L’escalation criminale che si sta consumando in questi ultimi anni, con una impennata cruenta nelle ultime settimane, non è più tollerabile. Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno Piantedosi, chiedendo quali urgenti iniziative di competenza il Governo abbia assunto o intenda assumere per supportare le forze dell’ordine nell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità nel territorio di Corigliano/Rossano e, in particolare, a che punto sia la procedura per elevare a rango di Primo Dirigente il commissariato di polizia di Corigliano/Rossano, oggi più che mai necessaria per arginare la preoccupante intensificazione di violenza che non accenna a placarsi.
Al ministro Piantedosi ho ricordato tutta una serie di atti intimidatori, tra cui quelli che hanno colpito un noto avvocato per ben due volte; l’incendio dell’abitazione estiva del sindaco di Crosia, Antonio Russo; le fiamme divampate in un lido balneare ristorante a Schiavonea; gli atti perpetrati a più riprese ai danni dei cantieri dell’Azienda Nazionale Autonoma della Strade sul quale stanno investigando gli inquirenti per verificare un’eventuale matrice estorsiva e quello a Calabria Verde.
Ho rammentato al ministro dell’Interno che è in itinere l’elevazione a primo dirigente del commissariato di Corigliano/Rossano, terza città della Calabria per popolazione e l’impegno in tal senso del sottosegretario all’Interno Ferro che, prima all’opposizione, poi nelle vesti di rappresentante del governo, appena insediatasi ha perorato la causa dell’elevazione, accogliendo anche le sollecitazioni dei sindacati di Polizia, di rappresentanti politici e istituzionali e anche della Chiesa che, con l’arcivescovo di Rossano/Cariati ha denunciato il continuo verificarsi di episodi malavitosi sul territorio. In conclusione ho evidenziato anche che la giurisdizione dell’attuale commissariato si estende da Cariati al confine con Cassano allo Ionio, oltre alle comunità interne albanesi e della Sila Greca, con estensione territoriale triplicata e una competenza che va dal servizio amministrativo e di ordine pubblico alla gestione degli scioperi dal monitoraggio delle attività sportive al servizio di frontiera al porto.


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