Domenico Modaffari scrive a Giuseppe Campisi: “Superiamo ostacoli e ostracismi”

Di Domenico Modaffari – Sindaco di Africo

Illustrissimo Collega Sindaco, ti scrivo saputa l’ufficialità dai vertici del Comitato Regionale Calabria di calcio della Lega Nazionale Dilettanti della tua decisione di revocare l’utilizzo del campo di calcio di Ardore alla squadra della mia cittadina dopo il derby Ardore contro Africo di domenica 16 aprile.
La revoca me l’avevi già anticipata, per la verità, a caldo, al termine dell’incontro, tant’è che mi sono da subito attivato a reperire un altro campo di gioco per giocare l’ultima partita in casa prevista per domenica 30 aprile prossimo venturo. Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, e il presidente della società Giampaolo, che perentoriamente hanno accolto la nostra richiesta concedendoci il loro campo sportivo per giocare la gara che conclude il campionato, salvo ulteriori code.
L’occasione mi è gradita pure per ringraziare te, collega, e i vertici della società di calcio di Ardore, per l’ospitalità dataci per disputare le nostre partite casalinghe sul vostro campo di calcio.
Premesso questo, resta in me il rammarico, anche a nome della Comunità che rappresento, per la decisione di revocare l’uso del vostro impianto sportivo. Noi Sindaci siamo chiamati a esprimere ogni forma solidarietà e vicinanza verso chi deve essere supportato a lenire il divario infrastrutturale della mancanza di un campo sportivo. Domenica si è giocato un derby che, a un certo punto (tipico di queste partite) ha avuto toni accesi ma non scontri tra le opposte tifoserie.
Condanno fermamente gli episodi che avrebbero visto protagonisti i tifosi della squadra della mia cittadina, ma non posso esprimere e sottolineare ancora la mia profonda sorpresa e il mio disappunto per la tua decisione di revocare la disponibilità dell’impianto sportivo. Sorpresa perché la vostra decisione colpisce tutta la mia Comunità in termini solidaristici, compresi i numerosi giocatori africesi che militano nella vostra squadra. Io non dico loro (ai miei concittadini) di non giocare con voi i playoff che vi apprestate a disputare, anzi dico loro di impegnarsi ancora di più per consentire all’Ardore il salto di categoria, con l’auspicio che l’Associazione Sportiva Dilettantistica Ardore Calcio disputi il prossimo campionato nel girone di Eccellenza.
Ritornando a quanto accaduto nel corso del derby, ritengo doveroso evidenziare che, in qualità di Sindaci, quindi di amministratori della Nostre rispettive Comunità, si debbano superare gli ostacoli e gli ostracismi dovuti a gesta che nulla hanno a che vedere con la maggioranza dei nostri Concittadini. Bisogna isolare quei pochi che causano disarmonia sociale e culturale. Bisogna farlo insieme perché solo rimanendo uniti si può affrontare e risolvere li problema. Non possiamo, noi Sindaci in primis, lasciare che quei pochi travolgano i rapporti di civiltà che ci sono sempre stati e devono continuare a essere motivo di aggregazione sociale e sportiva. Africo e Ardore devono avere la capacità di unire e non lasciarsi travolgere dall’enfasi e l’agonismo di pochi. Non lasciamoci travolgere da decisioni prese a caldo, riflettiamo a mente fredda e guardiamo al futuro con la forza di superare frizioni e attriti, per dare un segnale forte a quei pochi affinché vinca lo spirito di Comunità tra i nostri Paesi. Per questo invito a non perdere l’occasione di rimanere uniti.
Tanto dovevo affinché gli episodi del derby di domenica scorsa siano superati e le nostre Cittadine si rinsaldino di più con rinnovato spirito di cooperazione e di solidarietà.