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Ultime dalla Metrocity: le infrastrutture calabresi, la strage del Brefotrofio e il premio Cosmos


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha commentato le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini in merito alla condizione delle infrastrutture calabresi, ricordato la strage del Brefotrofio e partecipato all’evento inaugurale del Premio Cosmos 2023.

Versace: «Alta velocità, SS 106 e Porto di Gioia Tauro non siano opere compensative»

«L’alta velocità, la Strada Statale 106 o lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro non possono essere considerate opere compensative, ma infrastrutture strategiche inserite nel più ampio contesto del Ponte sullo Stretto». Così, il sindaco metropolitano ff Versace ha replicato al ministro Salvini nel corso del seminario Aspetti geologici e sismici nell’Area dello Stretto di Messina, organizzato dal Consiglio e dall’Ordine nazionale dei geologi.
«Parlare di opere compensative – ha continuato Versace – rischia di screditare il lavoro e la dignità di chi, da anni, lavora per lo sviluppo del territorio. Allo stesso modo, la vecchia Società dello Stretto di Messina, rimessa in piedi col decreto appena passato in Senato, deve necessariamente contemplare al suo interno anche le istituzioni locali. La strategia complessiva che interessa l’opera, infatti, ha bisogno della più ampia condivisione e partecipazione possibile che passa dal coinvolgimento dei territori, delle Regioni, delle Città Metropolitane quali enti di area vasta, delle università e degli ordini professionali così come rappresentato dalla mirabile organizzazione di questo importante seminario. Ringrazio e saluto, per questo – ha concluso il sindaco metropolitano ff – il Consiglio e l’Ordine dei Geologi, l’Università Mediterranea per averci dato la possibilità di partecipare a un’occasione di confronto e approfondimento di altissimo livello.»
All’iniziativa ha preso parte anche l’assessore alla Pianificazione e all’Area Integrata dello Stretto del Comune di Reggio Domenico Battaglia, parlando del ponte che «non può rimanere una disputa ideologica. Adesso – ha sottolineato – c’è una legge che rende l’opera operativa, pur senza copertura finanziaria. E non posso che raccomandare il pieno coinvolgimento delle istituzioni del territorio a quello che è il disegno del proprio destino. Non possiamo rimanere spettatori inermi.»
«Col ponte o senza ponte – ha insistito Battaglia – esiste un problema più che mai attuale relativo alla mobilità nello Stretto. Rispetto a questo, un’area integrata di oltre 1.200.000 di abitanti non può rimanere priva di una vera e reale conurbazione se si considera, poi, l’esistenza di strutture già presenti come l’Aeroporto dello Stretto o il porto dell’Autorità di sistema. Nel recente passato, abbiamo legiferato in Consiglio regionale, costituendo la Conferenza dell’area integrata dello Stretto. Questa legge è ferma. L’argomento va ripreso e portato al tavolo del Ministero delle Infrastrutture per garantire il pieno coinvolgimento delle comunità in quella che è un’opera che impatta con tutta una serie di finanziamenti. Dobbiamo, insomma, mettere tutto questo in rete all’interno del nuovo scenario sulla costruzione del Ponte sullo Stretto.»

Reggio ricorda la strage del Brefotrofio

Reggio ricorda la tragedia del bombardamento dell’antico Brefotrofio di via Cuzzocrea. L’edificio che oggi ospita il Palazzo della Cultura della Città Metropolitana è stato il teatro di uno dei più efferati crimini commessi durante la seconda guerra mondiale. Una bomba, infatti, nel terribile maggio del 1943, cadde proprio su quella struttura, trucidando ben 33 neonati insieme alle loro balie ed educatori. In quello stesso edificio, a 80 anni esatti da quei tragici eventi, tra le opere d’arte delle collezioni ospitate dal Palazzo della Cultura, si è tenuta l’iniziativa dal titolo Cultura di Pace, promossa dalla Città Metropolitana di Reggio in collaborazione con l’Associazione Meridionali Partigiani Antifascisti venticinqueaprile e con l’Istituto Tecnico Panella/Vallauri, anch’esso danneggiato durante il bombardamento.
Una rievocazione, attualizzata anche alla luce dell’odierna situazione di instabilità internazionale, con l’aggressione della Russia nei confronti del popolo ucraino, alla quale hanno preso parte i rappresentanti della Città Metropolitana, presenti il Sindaco ff Versace, il Delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e la responsabile del Palazzo Anna Maria Franco, insieme al Presidente dell’Associazione venticinqueaprile Sandro Vitale, alla Dirigente Scolastica Teresa Marino, allo storico e Presidente dell’Associazione Amici del Museo Francesco Arillotta, e al Presidente della Fondazione Museo San Paolo Raffaele Cananzi.
«Un momento molto toccante – ha commentato il Sindaco ff Versace a margine dell’iniziativa – in occasione di questo 80º anniversario del bombardamento del Brefotrofio, un’occasione di condivisione con la comunità scolastica del nostro Istituto Panella/Vallauri, che vorrei ringraziare per aver accolto positivamente la proposta lanciata insieme all’Associazione venticinqueaprile, per un confronto con i nostri ragazzi, per consentirci di riportare nel contesto attuale il senso dei tragici fatti del maggio 1943. Un percorso culturale che punta a costruire ponti di pace, momenti di riflessione, che ci diano la dimensione di quanto la guerra possa far male, prima di tutto agli indifesi, come avvenuto nel caso del Brefotrofio di Reggio, distrutto dalle bombe del conflitto mondiale e oggi rinato grazie all’arte e alla cultura.»
«Il 21 maggio 1943 – ha poi spiegato il Consigliere Quartuccio – una bomba sganciata su Reggio distrusse questo edificio, che allora ospitava decine di bambini, tutti purtroppo dispersi sotto le macerie insieme ad alcune suore che li accudivano. A 80 anni esatti da quella strage abbiamo voluto ricordare le vittime del bombardamento, consegnando ai ragazzi dell’Istituto Panella/Vallauri, che leggono di quei fatti solo sui libri, il testimone di quel pezzo di storia della nostra comunità, perché sia custodito gelosamente, anche attraverso i linguaggi innovativi dell’arte e della cultura. Per fare in modo che tragedie come queste non avvengano mai più, condividendo la nostra totale repulsione a ogni forma di violenza e facendolo in un tempio dell’arte come è oggi il Palazzo della Cultura, che è sede di eventi culturali di grande spessore.»

Avi Loeb è il primo vincitore di Premio Cosmos 2023

Entra nel vivo Premio Cosmos 2023, iniziativa indetta e organizzata dalla Città Metropolitana con le importanti collaborazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e della Società Astronomica Italiana. Giunto alla sua 5ª edizione, le attività sono dirette a promuovere la cultura scientifica premiando le migliori opere di divulgazione in lingua italiana pubblicate nell’ultimo anno. Conclusa la fase che coinvolge gli studenti, si dà il via alla fase del Premio che verrà assegnato nel mese di ottobre, in occasione del Festival Cosmos, dal prestigioso Comitato scientifico, presieduto da Gianfranco Bertone.
Una rappresentanza degli studenti degli Istituti di scuola superiore italiani e italiani all’estero, che hanno aderito al Premio, si sono riuniti in Assemblea il 13 maggio presso il Planetario Pythagoras e hanno votato una cinquina di libri finalisti di grande rilievo. Dalla votazione è risultato vincitore il libro Non siamo soli di Avi Loeb, edito da Mondadori, traduzione di Tullio Cannillo, proclamato dal Consigliere delegato alla cultura Quartuccio, che ha voluto stare accanto agli studenti in tutte le fasi delle attività.
Loeb, docente di Astronomia dell’Università di Harvard, scienziato di fama internazionale, è dunque il primo autore vincitore del Premio per la sezione studenti. Nell’opera viene affrontato il tema dell’esistenza di vita extraterrestre partendo dall’avvistamento avvenuto nel 2017 di un oggetto interstellare mai individuato prima nel nostro sistema solare, che Loeb ritiene possa avere origini aliene. L’incontro digitale a cui gli studenti hanno partecipato a seguito della lettura del libro, con un appassionato Loeb, che dopo un confronto con il componente del comitato scientifico Amedeo Balbi ha risposto alle domande poste dai ragazzi, ha entusiasmato gli studenti che hanno deciso di premiare quest’opera.
«È un grande onore per me ricevere il Premio Cosmos – ha commentato l’autore in un video inviato alla Città Metropolitana – soprattutto perché è stato conferito dagli studenti delle scuole superiori, giovani scienziati alle prime armi senza pregiudizi, che portano la fiaccola della scienza nel nostro futuro. Ma anche perché l’Italia, per quanto mi riguarda, rappresenta l’inizio delle scienze moderne con i principi di Galileo Galilei.»
Grande entusiasmo anche da parte degli studenti appartenenti a 24 scuole italiane e italiane all’estero, dal Marocco alla Romania, dalla Svizzera alla Spagna, che hanno approfondito i temi proposti dalla cinquina finalista con la possibilità di confrontarsi direttamente con scienziati e divulgatori scientifici di acclarato prestigio. «Lavorare con i ragazzi mi procura grande soddisfazione e mi ripaga di ogni sforzo profuso – ha commentato la responsabile scientifica del Planetario Pythagoras, che ha coordinato Cosmos Studenti. – Quest’anno ho trovato un livello di competenze molto elevato e sono orgogliosa di aver contribuito a diffondere l’amore per le scienze tra le giovani generazioni». Con la cinquina finalista sono state proposte letture interessanti che hanno acceso un dibattito vivace tra gli studenti: L’intelligenza artificiale. Una guida per esseri umani pensanti di Melanie Mitchell (Einaudi, traduzione di Silvio Ferraresi), Rosalind Franklin: Ho fotografato il DNA di Paola Cadelli (Morellini), L’alfabeto della natura di Roberto Battiston (Rizzoli), Le gioie della scienza di Jim Al-Khalili (Bollati Boringhieri, traduzione di Laura Servidei).
Nel prosieguo della conferenza stampa, nella sala Trisolini di Palazzo Alvaro, alla presenza del sindaco metropolitano ff Versace, il Consigliere delegato alla cultura Quartuccio, la Dirigente della Città Metropolitana Giuseppina Attanasio, la Responsabile del Planetario Pythagoras Angela Misiano e, collegato da remoto, il Presidente Comitato Scientifico Cosmos Gianfranco Bertone, si è poi presentato il secondo capitolo del Premio Cosmos, che vedrà la fase del Premio assegnato dalla giuria del Comitato Scientifico, che sarà conferito in occasione del Festival Cosmos, che, «dopo i positivi riscontri dello scorso anno – come dichiarato da Attanasio, – verrà riproposto in autunno dal 4 al 7 ottobre.»
Bertone, direttore del Consorzio Europeo per la fisica teorica astroparticellare e professore ordinario di fisica presso l’Università di Amsterdam, dopo aver ringraziato «i prestigiosi componenti del Comitato Scientifico di Cosmos per il loro supporto e impegno», ha dato lettura della seconda cinquina finalista: L’universo letterario del probabile di Francesca Romana Capone (Bollati Boringhieri), Storia dei cambiamenti climatici di Brian Fagan e Nadia Durrani (Il Saggiatore, traduzione di Roberta Arrigoni), L’intelligenza artificiale. Una guida per esseri umani pensanti di Mitchell, L’avvocato dell’atomo. In difesa dell’energia nucleare di Luca Romano (Fazi) e Dodici esperimenti che hanno cambiato il mondo di Suzie Sheehy (Bollati Boringhieri, traduzione di Gianna Cernuschi).
Per il sindaco ff Versace, il premio Cosmos rappresenta «una scommessa vinta dalla Città Metropolitana in un terreno, affatto semplice, come quello della divulgazione scientifica. «L’impegno del sindaco Giuseppe Falcomatà – ha sottolineato – nell’aver voluto fortemente investire in questo campo e che, oggi, vede coinvolti il consiglio e tutta la squadra dell’evento, ci consegna la soddisfazione e la convinzione di dover continuare a promuovere materie che possono certamente dare una risposta forte al territorio. Poi, le vittorie dei nostri ragazzi ci ripagano di ogni sforzo fatto.»
Il consigliere Quartuccio ha parlato di un premio che «è ormai diventato un appuntamento fisso di alta cultura scientifica che consente di confrontarci con associati di livello come i Ministeri coinvolti e la SAIt. Reggio – ha spiegato – emerge in ambito nazionale ed internazionale per fatti assolutamente positivi. L’obiettivo della Città Metropolitana, dunque, è sempre quello di contribuire a far crescere il comprensorio attraverso la cultura e l’arte in generale. Il premio Cosmos – ha concluso Quartuccio – è un momento davvero importante perché coniuga il sapere scientifico con la curiosità dei ragazzi, con la professionalità degli studiosi e con un arricchimento complessivo del bagaglio culturale personale e collettivo che deriva da tutta questa formidabile attività. Possiamo, quindi, ritenerci davvero orgogliosi del lavoro svolto.»


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