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PD Calabria: le intercettazioni in sanità, la programmazione dei fondi e RFI


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato il caso delle intercettazioni in sanità, criticato la programmazione dei fondi da parte dell’Amministrazione Regionale e le scelte di Rete Ferroviaria Italiana in merito ai collegamenti da e per Cosenza.

Intercettazioni sanità: “Una pagina deprimente per la Calabria”

“Ascoltare Matteo Galletta, Giovanbattista De Sarro e Caterina De Filippo (intercettati dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta sul taroccamento dei posti letto per evitare la zona rossa) mentre prendono letteralmente in giro il commissario Roberto Occhiuto rappresenta una delle pagine più deprimenti della già umiliante storia della sanità di Calabria. Davvero una bruttissima vicenda.”
Così, in una nota, il gruppo PD in consiglio regionale a proposito dell’interdizione e delle misure restrittive richieste e ottenute dalla procura di Catanzaro. “Uno spettacolo deprimente che testimonia quanto noi da molto tempo sosteniamo: non basta una ottima macchina di comunicazione, non bastano le dirette facebook per diventare credibile, forte e autorevole verso i calabresi e persino verso i dirigenti da lui scelti. Questa vicenda mette a nudo tutti i limiti dell’azione di governo targata Occhiuto. D’altronde il mancato decollo di Azienda Zero la dice tutta sui limiti della gestione che guida la sanità calabrese oggi.”
“Serve a poco oppure è persino peggio analizzare il riscontro nelle intercettazioni in cui Occhiuto sollecita con veemenza la funzionalità di quei posti letto così da evitare la zona rossa – continua la nota -. Serve a poco perché, come è noto, erano posti finti, taroccati, senza letti né materassi.”
“Ecco perché la vicenda è complessivamente più grave del solito – conclude la nota. – Perché al desolante quadro complessivo della sanità di Calabria e della sua scarsissima funzionalità si aggiunge il dipinto di un Commissario che non viene ascoltato, rispettato, temuto e che, evidentemente,confonde l’autoritarismo con l’autorevolezza. E se a ciò aggiungiamo che spetta al Commissario l’onere e l’onore non solo dell’indirizzo, ma anche del controllo il quadro diventa ancora di più complesso.”

“La programmazione dei fondi si conferma fallimentare”

“Nella sua dettagliata relazione fatta in consiglio regionale nell’ultima seduta, l’assessore Marcello Minnenna aveva rassicurato tutti negando qualsivoglia criticità in vista del raggiungimento degli obiettivi e nella spesa dei fondi comunitari relativi alla programmazione 2013/2020. Avevamo ragione, dunque, quando denunciammo di essere davanti al fallimento in termini di programmazione da parte del dipartimento della Programmazione unitaria (governato oramai da 4 anni dal centrodestra così come il resto della Regione) evidenziando che il loro obiettivo fosse  soltanto quello del mero raggiungimento del risultato finanziario rinunciando a un concetto che pur alberga nel suo nome e che dovrebbe essere prioritario per una Regione come la nostra, ovvero la programmazione. Il bando di questi giorni, osannato dall’assessore Minenna e dal presidente Occhiuto, rivolto a quegli enti locali dotati di progetti che dovranno essere portati a termine entro dicembre ne è la testimonianza più lampante.”
È quanto dichiara il gruppo PD in Consiglio regionale: “L’approssimazione e la mancanza di una strategia di sviluppo e crescita sono manifeste: se si volesse davvero venire incontro alle difficoltà dei Comuni, non si varerebbe una misura di così corto respiro. Non è certo questa la maniera di agevolare e supportare interventi strutturali capaci di impattare significativamente sulla vita economica e sociale delle comunità. Durante l’ultima seduta di Consiglio – continua la nota – avevamo invitato il governo regionale a cambiare rotta cominciando a coinvolgere le Università e i mondi vitali per la programmazione, avviando un rapporto di collaborazione serio e costruttivo con gli Atenei calabresi. La programmazione 2021-2027, invece, non ha avuto nessuna forma di confronto con gli attori sociali. E adesso assisteremo a una raccolta di progetti fatta in fretta e furia, senza alcun piano organico e senza alcuna ricaduta sui territori. Quel che però si raggiungerà, sarà il consueto obiettivo primario: spendere e spandere per lasciare la Calabria sempre in obiettivo 1. Anche questa volta, il presidente Occhiuto si autoloderà attraverso i social, ma i fatti iniziano ad essere ogni giorno che passa più forti della macchina mediatica sempre in moto e che, ormai, gira a vuoto.»

“Incomprensibili le scelte di RFI sulla soppressione dei treni da Cosenza”

“Alla luce delle scelte ingiustificabili operate da Trenitalia con il nuovo orario estivo, offriamo con piena convinzione tutto il nostro appoggio all’appello dei Comitati pendolari. In pratica sono state soppresse due coppie di treni sulla Cosenza Sibari e sulla Cosenza Paola, senza tenere in alcun conto le esigenze dei pendolari e ignorando che la prima tratta è, già oggi, quella con il peggior servizio ferroviario a livello regionale. In questo modo una città capoluogo, Cosenza, dopo le 18:00 viene privata di qualsiasi collegamento con la fascia ionica, con tutto ciò che ne deriva anche per i flussi turistici. Davvero non si comprendono le ragioni di tanta irragionevolezza. E il governo regionale non può e non deve accettare supino e in silenzio scelte che ricadono sulla collettività, sul diritto alla mobilità e rischiano di compromettere la stagione turisitica». È quanto dichiarano il capogruppo del PD Mimmo Bevacqua e il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Davide Tavernise che aggiungono: “Già da due anni chiediamo al Presidente della Regione di intervenire in maniera dura e diretta con RFI. La Sibaritide ha diritto alla mobilità e non può rimanere isolata.”


GRF

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