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«Autonomia differenziata punto di arresto per il Paese, ma di ripartenza per il PD di Locri»


Edil Merici

Autonomia Differenziata: La Legge delle disuguaglianze. Quali conseguenze per sanità e istruzione? è il titolo dell’iniziativa tenutasi venerdì scorso alla Planteria, presso il lungomare lato sud di Locri e organizzata dal locale circolo del Partito Democratico in collaborazione con la Conferenza Metropolitana delle donne democratiche di Reggio Calabria, rappresentate dalla portavoce Barbara Panetta, e i Giovani Democratici guidati dal segretario Davide Codespoti. L’evento, particolarmente sentito dalla popolazione dem e molto partecipato da rappresenti istituzionali e semplici cittadini, ha segnato anche il debutto pubblico della segreteria di Emanuele Marando, al quale abbiamo posto qualche domanda relativamente al tema trattato e a cosa potrebbe andare incontro il nostro territorio al passaggio della legge.
Qual è il bilancio dell’iniziativa dello scorso fine settimana?
Il bilancio dell’incontro è abbastanza positivo sia in termini di partecipazione che di qualità del dibattito e, a tal proposito, voglio ringraziare ciascun membro del Direttivo, che ha lavorato affinché l’iniziativa riuscisse al meglio.
Non è stata solo un’iniziativa di partito, a dimostrazione del fatto che all’incontro hanno partecipato anche soggetti politici appartenenti ad altri schieramenti.
Hanno altresì preso parte all’incontro diversi ex sindaci e amministratori locali e regionali, giovani, donne, rappresentanti di associazioni impegnate sul territorio, dirigenti di partito.
Tra i presenti anche il Sindaco di Locri Giuseppe Fontana, che ha portato i saluti iniziali, l’assessore Ornella Monteleone e il capogruppo di minoranza Raffaele Sainato, segno evidente che l’argomento era particolarmente sentito.
Non è la prima volta che il PD affronta, in varie sedi e a vari livelli, il tema dell’autonomia differenziata. Perché avete ritenuto importante ritornarci?
Il Disegno Di Legge Calderoli sull’autonomia differenziata non è un argomento nuovo per il PD di Locri, avendo già affrontato il circolo qualche mese fa la tematica sulle pagine della Gazzetta del Sud. Si tratta di un argomento di stretta attualità, la cui approvazione andrà a incidere direttamente e, aggiungo, negativamente, sulla vita dei cittadini, specie di quelli delle regioni meno ricche, essendo il DDL di attuazione dell’articolo 116 della Costituzione privo di meccanismi che vadano a garantire i principi costituzionali di equità, solidarietà e sussidiarietà tra le regioni.
Tuttavia, a distanza di qualche mese, il circolo ha voluto approfondire ulteriormente l’incidenza che il DDL Calderoli, se approvato, avrà sulla sanità e sull’istruzione calabrese.
Per fare questo avete coinvolto esperti in diversi ambiti…
Vero. Il dibattito, moderato da Francesco Mammì, ha visto la relazione di Domenico Marino dell’Università di Reggio Calabria, che ha evidenziato le differenze già esistenti e quelle che si verrebbero a creare tra le varie regioni con l’approvazione del DDL.
Vito Pirruccio ha puntato l’attenzione sulla riforma del titolo 5º della Costituzione e su alcune incongruenze ancora presenti nel sistema istruzione, mentre Francesco Macrì ha fatto notare ai presenti come anche dall’inciso iniziale del DDL traspaia l’idea che lo stesso crei disuguaglianze territoriali.
Hanno trattato le problematiche inerenti la Casa della Salute di Siderno e l’Ospedale di Locri le dottoresse Emmida Multari e Bruna Filippone, componenti dei rispettivi comitati territoriali che si interessano di sanità.
Il segretario generale della sezione reggina della Confederazione Generale Italiana del Lavoro di Reggio Calabria, Gregorio Pititto, ha rimarcato l’impegno costante del sindacato contro questa riforma e a difesa dei cittadini, mentre il Senatore Nicola Irto, nel ribadire il pericolo rappresentato dall’approvazione di questa riforma, ha riaffermato a gran voce l’importanza sul tema di una battaglia politica collettiva nell’interesse dell’Italia e del sud.
E che mi dice della partecipazione dei più giovani?
Erano diversi i giovani presenti, anche tra i non iscritti, evidentemente attratti  dall’importanza dell’argomento trattato e sensibili alle problematiche ad esso relative.
Particolarmente apprezzato è stato l’intervento del giovanissimo liceale locrese, Pietro Brugnano, che qualche mese fa ha relazionato all’Assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite a New York nell’ambito di un progetto a cui hanno preso parte studenti da tutto il mondo, che ha posto l’accento sull’importanza che le istituzioni facciano rete sugli argomenti di interesse generale, al di là dei colori e delle casacche politiche.
Questo incontro può essere considerato un punto di ri-partenza per il circolo di Locri del PD?
Sono molto fiducioso che possa essere così.Il nostro compito principale resta alimentare il dibattito su argomenti che riguardano la collettività, obiettivo che ritengo abbiamo centrato pienamente con questa iniziativa. L’auspicio, dunque, è che a partire da questo confronto il PD locrese avvii una fase di rinnovamento nel modo di fare politica cittadino che conduca anche a un rinnovamento, ci si augura, degli attuali attori della politica cittadina.
Nelle prossime settimane verrà convocata un’assemblea generale del partito,aperta anche ai simpatizzanti non iscritti, nella quale si discuterà delle prospettive politiche del partito e della possibilità di tornare a organizzare a Locri, già a partire da quest’anno, la Festa dell’Unità, magari in collaborazione con altri circoli del territorio.
Sarà, questa, anche un’occasione per fare partire i lavori dei dipartimenti tematici di cui si è dotato il circolo, ai quali possono aderire anche i simpatizzanti non iscritti, inviando una mail all’indirizzo partitodemocraticolocri@gmail.com sia per richiedere informazioni sia per indicare il dipartimento di proprio gradimento.


GRF

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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