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Antonio Billari: il Genio Civile, il Consorzio di Bonifica unico e gli operatori dell’ASP


Edil Merici

Proseguono le attività del Consigliere Regionale Antonio Billari, che ha commentato la chiusura della sede del Genio Civile, sostenuto le ragioni del no al Consorzio di Bonifica Unico Regionale e chiesto la stabilizzazione del personale dell’ASP che ha affrontato l’emergenza Covid-19.

“La chiusura della sede del Genio Civile resta un mistero”

Il fatto e la circostanza che gli uffici del Genio Civile continuino a rimanere misteriosamente chiusi creando disagi e difficoltà per tutti gli operatori del settore e gli utenti che in quei locali svolgono le loro principali attività professionali è un qualcosa di assurdo e inaccettabile.
Ancora più assurdo è, tuttavia, il silenzio della Regione Calabria, che non vuole fornire una motivazione logica rispetto a questa situazione di ritardi e inefficienza e che dovrebbe prevedere certamente l’individuazione di una soluzione provvisoria ma alternativa nel mentre si procede con gli interventi per garantire l’agibilità dell’immobile.
Nei prossimi giorni scriverò al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e ai miei colleghi consiglieri del reggino in relazione al fatto che i professionisti reggini non debbano scontrarsi quotidianamente con un apparato burocratico lento e complesso, tanto che perfino gli ordini professionali sono a lavoro per l’istituzione di un coordinamento per sopperire a queste mancanze.
Proseguirà il nostro impegno in difesa del lavoro e di diritti che dovrebbero essere garantiti ma che in Calabria sembrano privilegi.

«No al Consorzio di Bonifica Unico Regionale»

«Se da un lato è giusto contingentare le spese ed evitare gli sprechi, il consiglio regionale della Calabria ha il dovere di affrontare il tema della Riforma dei Consorzi di Bonifica in un tavolo istituzionale che coinvolga le parti sociali e con un analisi netta e chiara di quanto hanno realmente inciso nel territorio in termini di interventi e programmazione». Queste le dichiarazioni del Consigliere Billari a margine di un seminario promosso sulla riforma sui consorzi di Bonifica promosso da dal presidente del Consorzio Basso Ionio reggino Giandomenico Caridi.
«In questi anni, grazie ai Consorzi di Bonifica intesi come enti pubblico/economici, si è lavorato su una molteplicità di interventi con un sostengo fattivo a tutti gli enti locali» afferma Billari.
«Insieme ai consiglieri regionali del Gruppo del Partito Democratico, abbiamo depositato una nostra proposta di modifica e abbiamo già avviato una discussione con le associazioni di categoria e l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni nell’auspicio e nella necessità di offrire un nostro contributo all’importante discussione che riguarda la riforma dei consorzi di bonifica in Calabria» dichiara Billari.
«Ritengo – prosegue – che la riforma che andrà a incidere sui consorzi di bonifica in Calabria la si possa fare rispettando i territori, i dipendenti che operano in queste strutture, ma anche un principio di territorialità dove un confronto con le parti sociali sia l’elemento indispensabile per avviare un qualsiasi ragionamento.»
«I fatti, i risultati e le azioni quotidiane ci dicono che la proposta di un consorzio unico regionale – conclude Billari – non è la soluzione giusta ed adeguata per una regione come la Calabria.»

“Necessaria stabilizzazione del personale dell’ASP che ha affrontato l’emergenza Covid-19”

Abbiamo vissuto con grande sofferenza e preoccupazione la fase di emergenza che il nostro territorio, ma in generale l’intero Paese, ha vissuto durante la pandemia e non possiamo che ringraziare tutti gli operatori del comparto sanità che in quella delicata fase hanno affrontato le criticità con sapienza e competenza.
È importante non disperdere quel lavoro fatto e dare una risposta concreta a un settore, quello legato alla sanità, che ha bisogno di personale e risorse.
Ritengo doveroso attivare all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria le procedure di stabilizzazione del personale che ha lavorato durante l’Emergenza Covid-19 in servizio con scadenza il 30 giugno 2023, anche con contratti di lavoro flessibile, anche qualora non più in servizio.
Questa traccia di lavoro richiesta è stata già realizzata a Catanzaro, che ha deciso, con la guida di Antonio Battistini, la stabilizzazione di circa 70 unità di personale assunti come collaboratori coordinati e continuativi che, in base alle dichiarazioni esibite e verificate dalla stessa Azienda, sono risultati in possesso dei requisiti richiesti per conseguire la stabilizzazione e che risultano aver maturato i diciotto mesi di servizio interamente presso l’ASP di Catanzaro.
Al neo Direttore Generale dell’ASP di Reggio Lucia Di Furia chiediamo un approfondimento su quanto richiesto per trovare soluzioni imminenti e praticabili in difesa di una sanità efficiente e di qualità anche a Reggio.


GRF

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