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Ardore sull’orlo del dissesto finanziario?


Edil Merici

Dal Gruppo di Minoranza Ardore 4.0

Durante l’ultimo consiglio comunale l’amministrazione del sindaco Giuseppe Campisi, nonostante il gruppo di maggioranza sia oramai in rottura con quest’ultimo, ha approvato il Bilancio Consuntivo 2022.
Come gruppo di minoranza abbiamo evidenziato tutte le criticità strutturali contenute nel bilancio, determinate da una gestione scellerata delle casse comunali poste in essere dal Sindaco Campisi negli ultimi quattro anni e abbiamo dimostrato come il comune sia finanziariamente sull’orlo del fallimento.
Entrando nel merito del bilancio si rilevano le principali criticità:

  • l’ente comunale, nel corso del 2022, è ricorso a enormi anticipazioni di liquidità dalle banche, quindi prestiti, non restituiti al 31/12/2022, come previsto per legge. La mancata restituzione dell’anticipazione di tesoreria comporta la violazione di uno dei parametri di deficitarietà strutturale del comune (art. 242 Testo Unico degli Enti Locali);
  • maggiori accertamenti indicati in bilancio a cui non è seguita l’effettiva attività di riscossione; ciò ha alimentato il volume dei residui attivi al fine di dare copertura fittizia all’incremento della spesa corrente. Tra le più ridondanti sottolineiamo le previsioni delle entrate derivanti da multe per autovelox e per mancanza di assicurazione e revisione auto, servizio quest’ultimo non entrato neanche in funzione;
  • l’equilibrio economico-finanziario evidenzia un bilancio in negativo; dal rendiconto emerge un disavanzo di circa 80.000 € da ripianare entro la fine della consiliatura, ovvero entro il 2024, cosa che limiterà in modo importante i bilanci degli anni a venire;
  • l’indicatore della tempestività dei pagamenti delle fatture è di 113,87 giorni mentre, un comune virtuoso, dovrebbe pagare i propri fornitori entro 30 giorni, così come previsto per legge;
  • la legge prevede che, con 4 parametri deficitari su 8 l’ente può essere considerato in dissesto; vorremmo informare i cittadini che il bilancio approvato dall’amministrazione evidenzia già tre indicatori deficitari e, tra l’altro, trattasi di quelli che hanno maggiore rilevanza in un bilancio. Evidenziamo, inoltre, che l’indicatore 2.8 (incidenza degli incassi delle entrate proprie sulle previsioni definitive di parte corrente) deve essere minore del 22%, mentre il dato di bilancio presentato in consiglio è pari al 22,29% per cui sull’orlo di sforare il limite previsto. Se ciò avvenisse verrebbe dichiarato il dissesto dell’ente.

Nel corso della discussione consiliare la maggioranza ha provato a mistificare la realtà dei fatti sostenendo che la situazione, pur essendo difficile, rimane comunque sotto controllo. Tale affermazione è stata del tutto smontata dal nostro capogruppo, Giovanni Teotino, che ha dimostrato con i numeri che, laddove si dovesse procedere con l’approvazione del prossimo bilancio preventivo per l’anno 2023 così come rappresentato in conferenza dei capigruppo, il comune andrebbe dritto verso il baratro economico/finanziario con conseguenze nefaste per i cittadini.
Basare la stabilità finanziaria dell’ente sulla previsione di incasso di 1.300.000 € derivanti dalle multe per autovelox e per mancata assicurazione e revisione auto, oltre a essere secondo noi non attuabile e comunque non corretta nei confronti dei cittadini, è un vero suicidio per l’ente e per le tasche dei contribuenti che, per legge, vedrebbero aumentare al massimo le tasse. Buona fortuna a tutti noi!
Tale situazione, deficitaria da un punto di vista economico e finanziario, è divenuta ormai strutturale a causa di scelte scellerate fatte in questi anni dall’amministrazione in carica e fin da subito da noi contestate, come per esempio quando criticavamo duramente la decisione di stipulare mutui a carico dei cittadini quantificabili in circa 1.600.000 € (per intenderci risorse destinate ai lavori, in esecuzione proprio in questi giorni, relativi alla ristrutturazione dei marciapiedi sul corso, della piazza dietro la chiesa e simili),poiché le rate annue sarebbero dovute essere rimborsate dalla comunità mediante il bilancio comunale; per non parlare delle spese correnti a favore di feste, associazione sportive e altri sprechi per nulla attinenti con i servizi erogati a favore dei cittadini.
In definitiva, riteniamo che l’amministrazione Campisi abbia già creato un disastro per le casse del comune e ci vorranno anni per ripianare, ma qualora procedesse all’approvazione anche del bilancio preventivo per l’anno 2023, così come abbozzato, porterà inesorabilmente il comune al fallimento con la conseguenza immediata di una stangata alle tasche degli ardoresi.


GRF

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