Joy’s Seaside: il Tribunale di Palmi esclude la sussistenza delle ipotesi associative
È stata emessa nel pomeriggio del 18 luglio dal Tribunale Collegiale di Palmi la sentenza di primo grado del procedimento denominato Joy’s Seaside, operazione investigativa che era stata avviata con gli arresti del 25 marzo 2021 operati nel blitz della Squadra Mobile e del Commissariato di Gioia Tauro.
L’ipotesi sviluppata nel corso delle indagini mirava alla dimostrazione dell’operatività di due distinte associazioni criminali insistenti sul lungomare di Gioia Tauro e nel Rione Marina, una delle quali a carattere mafioso, l’altra finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Costrutti che, all’esito della complessa e articolata istruttoria dibattimentale in rito ordinario, non sono stati ritenuti provati dal Tribunale Palmese che, con il dispositivo odierno, ha escluso la sussistenza di un’associazione mafiosa e ha altresì constatato l’assenza di una struttura organizzata tesa al commercio di droga, ritenendo piuttosto dimostrate talune ipotesi delittuose monitorate nel corso delle indagini.
Sconfessata, pertanto, la tesi di una direzione unitaria delle Avvicende di reato monitorate nel territorio della Marina di Gioia Tauro durante il periodo d’indagine, il che ha portato a un ridimensionamento delle richieste di condanna avanzate dall’Ufficio di Procura per effetto dell’esclusione delle due imputazioni associative e delle aggravanti connesse ai singoli reati fine.
Queste, nel dettaglio, le decisioni assunte:
- Gaetano De Maio, difeso da Domenico Putrino e Domenico Malvaso: Assolto (richiesta del Pubblico Ministero: 28 anni);
- Cesare Cento, difeso da Putrino: Assolto (richiesta del PM: 12 anni);
- Giuseppe Cento, difeso da Domenico Licastro: Assolto (richiesta del PM: 10 anni);
- Carmelina De Maio, difesa da Putrino: Assolta (richiesta del PM: 6 anni);
- Antonio Giovinazzo, difeso da Putrino e Giuseppe Milicia: Assolto (richiesta del PM: 6 anni)
- Gaetano Modaffari, difeso da Davide Vigna: Assolto dai capi 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), 7 e 15, condanna per i restanti capi a 7 anni di reclusione (richiesta del PM: 20 anni);
- Rocco Sposato, difeso da Milicia: Assolto dai capi 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), 6 e 7, condanna per i restanti capi a 5 anni e 4 mesi di reclusione (richiesta del PM: 16 anni);
- Cosma Sposato, difeso da Milicia: Assolto dai capi 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), 6 e 7, condanna per i restanti capi a 5 anni 4 mesi di reclusione (richiesta del PM: 16 anni)
- Luca Martinone, difeso da Girolamo La Rosa: Assolto dal capo 2 (associazione finalizzata al narcotraffico), condanna per il capo 10 alla pena di 4 anni di reclusione (richiesta del PM: 14 anni);
- Mario Maiolo: difeso da Andrea Alvaro: Assolto (richiesta del PM: 13 anni);
- Luigi Iannì: difeso da Domenico e Mimmo Infantino: Assolto (richiesta del PM: assoluzione);
- Graziella De Luca, difesa da Mariangela Borgese: Assolta (richiesta del PM: assoluzione);
- Francesco Giovinazzo, difeso da Putrino: Assolto (richiesta del PM: assoluzione).