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Ultime dalla Regione: Il sostegno al lavoro, i cinghiali e le risorse europee


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha annunciato le nuove politiche a sostegno della formazione e del lavoro, commentato il caso dei cinghiali tenuti in cattività e annunciato l’affiancamento ai comuni nell’impiego delle risorse europee.

Pronto il nuovo piano di supporto alla formazione e al lavoro

«Siamo pronti per dare attuazione alla nuova misura prevista dal Decreto Legge 48/2023, il Supporto per la Formazione e il Lavoro». Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale Giovanni Calabrese a seguito di quanto ha stabilito il Ministro del Lavoro nelle scorse settimane.
Infatti, il DL nº 48 del 4 maggio 2023, convertito, con modifiche, dalla Legge nº 85 del 3 luglio 2023, recante Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, all’articolo 12 istituisce, dall’1 settembre 2023, il Supporto per la formazione e il lavoro, misura che si rivolge a coloro che hanno tra i 18 e i 59 anni, considerati attivabili al lavoro e hanno un Indicatore della Situazione Economica Equivalente non superiore a 6.000 €.
Questi soggetti potranno beneficiare di un sostegno al reddito pari a 350 € mensili (per un massimo di 12 mesi non rinnovabili) a condizione che frequentino corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale o altra misura di attivazione lavorativa, per la loro durata.
Per accedere a tale percorso di attivazione al lavoro gli interessati dovranno rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, dimostrando di essersi già rivolti ad almeno tre Agenzie per il lavoro o a altri enti autorizzati all’attività di intermediazione.
«Un provvedimento – spiega Calabrese – che ci porterà ad avere un quadro più chiaro sull’individuazione dei percorsi formativi e inserimento al lavoro e già stiamo lavorando con i Centri Per l’Impiego calabresi per superare il Reddito di Cittadinanza e garantire l’accesso alla nuova misura degli ex percettori.»
Un lavoro sinergico e questa misura che va a scardinare il concetto di assistenzialismo e permetterà ai soggetti di trovare risposte immediate, arriva nel momento in cui la Regione sta adottando misure nette e dirette sul lavoro. Infatti la nuova riforma sul lavoro, modificata dopo 21 anni, e la predisposizione del piano delle politiche attive per il lavoro e la formazione professionale a cui Calabrese sta dando seguito con agenzie di formazione e associazioni datoriali, potranno portare concretamente la nostra Regione a invertire i dati sulla disoccupazione.
Per l’attuazione del Supporto per la formazione e il lavoro sono in corso di emanazione i decreti attuativi relativi all’individuazione delle misure per il coinvolgimento, nei percorsi formativi e di attivazione lavorativa e nelle more dell’emanazione dei decreti attuativi e anche la Regione, attraverso la rete dei CpI, ha avviato una campagna informativa rivolta ai potenziali beneficiari, in particolare ai soggetti ex percettori di RdC privi dei requisiti per la prosecuzione, oltre le sette mensilità previste per l’anno 2023.
«In tale contesto di transizione – come spiega anche il Dipartimento politiche sociali e lavoro guidato dal direttore generale Roberto Cosentino – la presa in carico di tali soggetti nel programma Garanzia Occupabili dei Lavoratori, con l’assegnazione delle misure di accompagnamento e formazione, è sicuramente un passaggio essenziale per poter fruire della nuova misura prevista dal Governo, nonché per quanto già previsto per il raggiungimento degli obiettivi.
I beneficiari del RdC cui è stato sospeso il beneficio in Calabria, secondo l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro sono circa 11.622, di cui circa 5.400 già presi in carico Decreto Legislativo 250 e circa 3.000 sono stati già presi in carico con il programma GOL e altre misure di politiche attive.»
Questo il quadro dei beneficiari del RdC a cui è stata sospesa la fruizione della misura, con l’evidenza di coloro che non sono stati presi in carico dai servizi e a cui prioritariamente sarà rivolta l’attenzione da parte dei CpI calabresi.

Cinghiali in cattività abbattuti dai selettori della Regione

Cinque cinghiali tenuti in cattività all’interno di un recinto, in un terreno agricolo di Caraffa di Catanzaro.
A far emergere la vicenda, una serie di controlli congiunti effettuati dai Carabinieri forestali della stazione di Tiriolo e da personale del servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale catanzarese, impegnati in attività di prevenzione della diffusione di Peste Suina Africana. In particolare, dalle verifiche, è emersa la presenza, all’interno di un’area recintata, in un appezzamento agricolo in agro di Caraffa, di 5 capi ibridi di cinghiale privi di marchio identificativo.
A seguito della scoperta e della relativa segnalazione al municipio, il sindaco di Caraffa, Antonio Giuseppe Sciumbata, ha emanato un’ordinanza disponendo l’immediato abbattimento degli animali e la termodistruzione delle loro carcasse, a tutela della pubblica incolumità e per evidenti ragioni di ordine sanitario.
A eseguire il provvedimento, su specifica indicazione dell’ufficio caccia del Dipartimento Agricoltura della Regione, sono stati poi tempestivamente i selettori in forza all’Ambito Territoriale di Caccia Catanzaro 1.
«La vicenda – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo – desta oggettivamente preoccupazione. Confidiamo che il lavoro di Carabinieri Forestali e veterinari dell’ASP, ai quali va il nostro ringraziamento, consenta di sradicare e reprimere pratiche inaccettabili ed insostenibili, poiché potenzialmente nocive per la salute. Accertamenti e verifiche andranno ora avanti su tutto il territorio calabrese, in adempimento delle prescrizioni di cui al piano regionale per il contrasto alla PSA.»
Intanto, dalla Regione arriva anche l’invito a tutti i cittadini a voler segnalare senza esitazione agli organi competenti (Carabinieri forestali, servizi veterinari delle ASP territorialmente competenti e Ufficio Caccia Regionale) il rinvenimento di carcasse di cinghiali, al fine di consentire rapidi interventi di rimozione e distruzione e contribuire ad arginare l’eventuale diffusione della PSA, a tutela degli allevamenti, delle produzioni agricole e della salute collettiva.

La Regione al fianco dei comuni per l’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea

“Prosegue l’impegno della Giunta regionale, guidata dal presidente Occhiuto, per preservare e tutelare l’ambiente e sostenere la transizione energetica ed ecologica nei Comuni della Calabria.
Nei giorni scorsi, a seguito della ricognizione dei progetti immediatamente cantierabili, e che dunque potranno concludersi entro il 31 dicembre 2023, la Giunta aveva deliberato lo stanziamento di 43.000.000 di fondi del Programma Operativo Regionale, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale/Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per 94 Comuni.
La gran parte delle risorse (poco più di 33.500.000 €) andranno a 71 comuni per preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse. Poco meno di 9.500.000 € saranno destinati, invece, a 23 Comuni per sostenere la transizione energetica verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori.
In particolare, sull’Asse 6 del POR Calabria 2014/2020 sono stati finanziati 17 progetti per complessivi 8.800.000 € relativi al ciclo dei rifiuti (raccolta differenziata, isole ecologiche, compostaggio di prossimità) e altri 44 progetti per 24.700.000 € relativi al ciclo idrico integrato (reti idriche, reti fognarie, impianti di depurazione e stazioni di sollevamento).
Un’azione organica, quella intrapresa dalla Giunta regionale in materia ambientale, in cui si coniugano attività emergenziali estive (monitoraggio degli impianti di depurazione e relativo finanziamento di interventi urgenti per complessivi 9.000.000) e programmazioni di interventi ordinari a carattere strutturale.
In questa programmazione è stato disposto anche il finanziamento del progetto Smart Water Innovation per ulteriori 9.400.000 € in favore della  Società Risorse Idriche Calabresi, che prevede la realizzazione di un sistema tecnologicamente avanzato di gestione della risorsa idrica per l’ottimizzazione della distribuzione di acqua potabile, nonché il complessivo controllo digitale delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato (sorgenti e pozzi, rete di adduzione, reti idriche di distribuzione, reti fognarie, impianti di depurazione e di sollevamento).
Tale sistema, oltre a rispondere alle esigenze politiche e alle strategie europee esplicate nella Drinking water directive e Water framework directive, per la messa in atto di misure urgenti finalizzate ad accrescere la resilienza delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, consentirà di monitorare la corretta distribuzione dell’acqua nelle infrastrutture idriche a servizio dei comuni stessi.
Gli interventi, d’intesa con gli enti attuatori, saranno realizzati entro fine anno, anche per la forte volontà del presidente Occhiuto di non perdere nemmeno un euro delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea.
A tale scopo il dirigente generale del Dipartimento Territorio e tutela dell’ambiente, Salvatore Siviglia, ha convocato un incontro con i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici dei Comuni beneficiari per una prima verifica dello stato delle procedure al fine di pervenire celermente alla cantierizzazione delle opere finanziate.”
È quanto si legge in una nota del Dipartimento Territorio e tutela dell’ambiente della Regione.


GRF

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