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Attualità

Coldiretti: la visita alle istituzioni europee, la stagione dell’annona e la giornata dello spreco


Edil Merici

Proseguono le attività di Coldiretti Calabria, che ha inviato una sua delegazione di giovani in visita a Bruxelles, annunciato l’avvio della stagione dell’annona e dato le indicazioni utili a sprecare meno cibi.

Giovani agricoltori visitano le istituzioni europee

Una delegazione di Coldiretti Giovani Impresa Calabria protagonista di una tre giorni nella capitale dell’Unione Europea. Guidati dal Delegato Regionale dei Giovani Enrico Parisi e dal Direttore Regionale Francesco Cosentini, dal 19 al 21 settembre hanno visitato a Bruxelles le istituzioni europee per toccare con mano la città in cui ha sede il dibattito politico e il processo decisionale da cui nascono le norme che accomunano gli Stati membri dell’UE. Un programma intenso e l’evento è finalizzato a dibattere sulle sfide dell’agricoltura europea alla luce degli obiettivi di sostenibilità contenuti nella Politica Agricola Comune. La PAC combina infatti approcci sociali, economici e ambientali orientati alla realizzazione di un sistema agricolo sostenibile nell’UE. Inoltre, l’accordo sulla sostenibilità europeo punta a trasformare l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e della competitività, volta a migliorare la vita dei cittadini europei, guidando nel contempo la lotta globale ai cambiamenti climatici. Notevole interesse e conferme ha suscitato nei giovani la strategia dal produttore al consumatore che vede la Coldiretti in prima fila con percorsi e realizzazioni di un sistema alimentare sostenibile con produzioni che rispettino elevati standard sanitari ambientali ed etici. Con relatori di eccezione tra cui l’Europarlamentare calabrese Laura Ferrara, membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Paolo De Casto della commissione agricoltura e sviluppo rurale e Stefano Verrecchia, rappresentante permanente presso il Comitato dei Rappresentanti Permanenti, è stata dedicata attenzione specifica al sostegno per i giovani agricoltori previsto dalla PAC 2023/2027 e la riforma del sistema Denominazione di Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta. Un fitto programma di impegni europei che ha consentito ai giovani di incontrare dirigenti della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale. Hanno partecipato a un dibattito moderato da Ferrara ed effettuato visite e incontri al Parlamento Europeo, all’ambasciata italiana e negli uffici di Coldiretti Bruxelles con il direttore Paolo Di Stefano per un seminario illustrativo delle principali politiche UE per l’agroalimentare. «Ringraziamo Ferrara per questo importante momento di confronto e dibattito – ha commentato il delegato regionale di giovani impresa Coldiretti Enrico Parisiche è  un’occasione per arricchire la propria persona, il proprio lavoro e il proprio bagaglio esperienziale. Perché, oltre che un viaggio, in questo caso possiamo sicuramente parlare di un’esperienza utile per conoscere meglio le Istituzioni comunitarie, i loro meccanismi e le loro funzioni. Abbiamo avuto anche l’opportunità – ha aggiuntodi soffermarci sulle attuali sfide dell’organizzazione con particolare riferimento all’accelerazione del processo legislativo contro il cibo sintetico su cui i giovani di Coldiretti hanno rilanciato la propria posizione di contrarietà”. Una tre giorni europea, ricca di spunti e stimoli interessanti ma anche un momento formativo per i giovani che hanno mostrato grande attenzione e dinamismo. Un modo che dimostra ancora una volta che investire sui giovani vuol dire investire sul presente e futuro agroalimentare del Paese.

Fervida attesa per l’inizio della stagione dell’annona di Reggio Calabria

Adesso sì che sta per iniziare la stagione dell’annona di Reggio Calabria, in ritardo, ma più buona di sempre. Un frutto paradisiaco, come riconosciuto da illustri gastronauti.Anche quest’anno – riferisce Coldiretti Reggio – la maturazione delle annone coltivate nel comprensorio di Reggio, in particolare Catona, valle del Gallico e costa reggina, è notevolmente ritardata. Il motivo sono le condizioni climatiche che stanno comportando un ritardo nel processo di maturazione posticipando, nell’ultimo ventennio di oltre venti giorni, rispetto ai tradizionali tempi di raccolta. «Il clima,  – commenta Pietro Sirianni direttore della Coldiretti reggina – interferisce  su tutte le colture e in modo particolare proprio su quelle specie tipiche che sono presenti in questi areali. Il microlima  influisce proprio sull’annona e la rende un frutto unico, esclusivo e identitario di questo territorio».  Sono proprio gli agricoltori reggini produttori di annona, detta anche Nona o, in dialetto, Nonu, a segnalare come il cambiamento climatico modifica notevolmente, ritardandolo, l’epoca di raccolta di questo frutto. «A ricordo degli agricoltori continua Sirianni la prima maturazione delle varietà precoci di annona era legata alla Festa di Madonna della Consolazione; le prime annone erano raccolte in occasione della festività che caratterizzava, con la sua tradizionale presenza, le tavole dei cittadini/consumatori. Negli ultimi decenni, invece, i primi frutti serbe voli e gustosi arrivano sulle tavole non prima della fine di settembre e comunque in piccolissime quantità. Il picco di produzione invece lo si ha nel mese di ottobre per continuare a novembre e, se le condizioni climatiche lo permettono, anche nel mese di dicembre». L’annona di Reggio è facilmente riconoscibile dal profumo e dalla polpa bianca dal colore verde tenue del frutto, dal profumo intenso e dal gusto delicato e dalla polpa cremosa, è un sapore che sembra derivare dal connubio di banana e ananas. Purtroppo la delicatezza del frutto non consente la conservazione che quando è prossima alla maturazione ha una durata che non supera i tre, quattro giorni. «Spesso annota Siriannisul mercato locale si trova molto precocemente frutta importata, già nel mese di agosto che, superati i porti italiani diventa magicamente prodotto locale. Per la difficoltà di conservazione, per affrontare i lunghi trasporti vengono raccolte quando non sono mature, e il processo avviene durante il trasporto in celle frigorifere compromettendone sapore e profumo». Coldiretti suggerisce anche a chi per la prima volta degusta il frutto, di assicurarsi che sia la vera annona di Reggio, per evitare di cogliere sapori snaturati che derivano da frutta importata e distante migliaia di chilometri dal nostro territorio. Coldiretti, al fine di far conoscere la bontà di questo frutto esclusivo invita i consumatori alla degustazione e ad assaggiare presso le aziende agricole dei produttori e nei mercati di Campagna Amica l’annona al giusto grado di maturazione facendo tesoro del racconto direttamente dai produttori che, con passione, da molti decenni coltivano questo frutto capace di soddisfare i palati sopraffini.

Giornata dello spreco: le famiglie adottano sempre più piani di risparmio

Oggi, 29 settembre, è la Giornata internazionale delle Nazioni Unite sulla Consapevolezza degli Sprechi e le Perdite Alimentari. Coldiretti Calabria è impegnata su questo fronte ormai da anni con un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica per il contenimento degli sprechi con la più grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze e i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi più lunghi di conservazione degli alimenti. Con l’inflazione a tavola in media del 10%, per contrastare il caro prezzi, tornano nelle case, almeno in due su tre (68%) i piatti antispreco con il recupero e il riutilizzo degli avanzi per far fronte all’impennata dei rincari che sta mettendo in difficoltà soprattutto le fasce più disagiate della popolazione. Da una indagine risulta che in Calabria la frutta fresca e le insalate, insieme al pane e al latte sono gli alimenti più sprecati. Insieme alla diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi l’asse portante delle tattiche salva tasche e salva bilanci famigliari è senza dubbio la maggiore attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi. Le ricette della tradizione popolare con il riutilizzo degli avanzi o di ingredienti di base sono piatti fondamentali della cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura e spesso vengono proposte nella loro eccezionale semplicità anche da cuochi e ristoranti di alto livello. Molti dei piatti più tradizionali hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo, come utilizzando ad esempio pane raffermo, che può essere utilizzato per la classica panzanella mettendo semplici ingredienti presenti in ogni casa, come pomodoro, olio e sale o anche il pancotto; e, ancora, pasta avanzata per fare la frittata, pizza rustica per consumare le verdure all’interno di una croccante sfoglia, polpette con carne avanzata e pane e anche diverse ricette utilizzando il pesce azzurro. Anche la frutta può rivivere se caramellata o diventare marmellata oppure macedonia. “Certo, da noi la fantasia non manca – affermano all’unisono i cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica – per noi è un comportamento etico ed economico e su questo troviamo una grande sintonia con gli istituti alberghieri. Il riutilizzo degli avanzi aiuta a combattere – precisano i cuochi contadini– gli effetti dirompenti causati dallo spreco di cibo sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”. Il futuro passa inevitabilmente attraverso la coscienza ecologica e sociale, da trasmettere alle nuove generazioni, il rispetto dell’ambiente e delle persone. Il progresso è necessariamente sostenibile e richiede l’impegno di tutti. Dobbiamo imparare anche a riciclare i nostri rifiuti, a consumare meno acqua, a muoverci senza inquinare, a produrre usando energia pulita e rinnovabile.


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