Sindacati: un presidio per limitare la pratica del sottopagamento contrattuale
Dai Segretari Regionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL
Gli operatori delle strutture accreditate al Servizio sanitario regionale, con contratto Associazione Italiana Ospedalità Privata Residenza Sanitaria Assistenziale, hanno incrociato le braccia per due ore, dalle 10:30 alle 12:30, nella giornata di mercoledì 27 settembre.
Il presidio di protesta, proclamato dalla Funzione Pubblica della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori e dell’Unione Italiana Sindacati Lavoratori è stata utile a richiamare l’attenzione sulla pratica scorretta di sottopagamento salariale e contrattuale nei confronti dei dipendenti delle strutture, e si è svolta alla Cittadella regionale.
Per l’occasione, i Segretari della FPCGIL Alessandra Baldari; CISLFP Luciana Giordano e UILFPL Walter Bloise, hanno consegnato ai vertici dell’amministrazione regionale e del Dipartimento sanità una richiesta con la quale si è chiesta la revoca degli accreditamenti per le strutture che applicano il contratto AIOP RSA.
“Abbiamo proclamato lo sciopero per la giornata di mercoledì 27 settembre – spiegano i Segretari – allo scopo di manifestare il nostro dissenso rispetto a una pratica scorretta di sottopagamento e per manifestare il sostegno in favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle strutture accreditate dalle Regioni, che svolgono servizi essenziali nella presa in cura dei più fragili e che non ricevono da oltre un decennio una vera e propria valorizzazione della propria posizione lavorativa.”
“Chiediamo – spiegano Baldari, Giordano e Bloise – che venga effettuata una ricognizione a livello regionale affinché emerga il dato quantitativo dell’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro AIOP RSA nelle strutture che si occupano di fragilità e chiediamo che la Regione intervenga per l’applicazione nelle strutture dei contratti sottoscritti con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, dal momento che proprio la mancanza dell’elemento della maggior rappresentatività pone il CCNL AIOP RSA, in conflitto con le disposizioni previste dall’articolo 4 comma 2, lett. r) della legge 23 marzo 2023, numero 33.”
“Chiediamo – concludono – che siano Regioni e Province autonome a verificare che l’intero processo preveda, tra i criteri ai fini del riconoscimento dell’accreditamento il rispetto dell’applicazione dei CCNL sottoscritti con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, e la revoca dell’accreditamento come conseguenza in caso contrario, affinché possa essere garantito un contrasto reale al sottopagamento esercitato finora nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria.”