ADVST
Costume e SocietàLetteratura

Tutto il bene che puoi fare: come la storia dell’umanità può infondere fiducia nel futuro

La giovane americana Bobbi Gibb corre di nascosto la maratona di Boston e spalanca le porte dello sport alle ragazze.
L’inventore della dinamite, all’epoca soprannominato “il mercante della morte”, istituisce un premio per chi avesse contribuito al progresso dell’umanità: il prestigioso Nobel.
Di fronte ai massacri dei campi di battaglia, un uomo d’affari di nome Henri Dunant si getta nell’impresa del secolo: creare una società di soccorso volontario che porti assistenza e cure ai feriti in guerra. È la nascita della Croce Rossa.
Sono solo alcune delle storie raccolte in Tutto il bene che puoi fare, 13 storie di chi ha fatto la differenza. Ne abbiamo parlato con l’autrice Chiara Valentina Segré.
Il 22 settembre è uscito il tuo ultimo libro Tutto il bene che puoi fare, 13 storie di chi ha fatto la differenza, scritto con Marco Annoni e illustrato da Giovanni Gastaldi.
Di cosa parla questo libro?

È una nuova raccolta di 13 storie vere, accompagnate da 10 parole chiave, per scoprire che per fare del bene bisogna esercitare il proprio coraggio e la propria intelligenza. Ma, soprattutto bisogna evitare il più grande degli errori: credere di non potere o di non riuscire a fare la differenza. Sono storie di uomini e donne in ogni parte del mondo e in epoche diverse, dall’800 ai giorni nostri.
La mappa del mondo è costellata di uomini e donne che hanno compiuto scelte di altruismo e di solidarietà. Azioni che a lungo termine hanno reso il mondo un luogo più giusto, fatto di diritti, opportunità e speranza in un futuro migliore, per gli esseri umani e per il pianeta. Ed era doveroso raccontarlo ai ragazzi e alle ragazze, per dare loro una speranza.
Descrivi il libro con solo tre aggettivi.
Visionario, necessario, ispirazionale.
Che sensazione si prova dopo aver scritto un bel libro (come nel tuo caso)?
Un vero e proprio calderone di emozioni; soddisfazione, sensazione di toccare il cielo con un dito ma anche sollievo, perché scrivere non è solo gioia ma anche impegno e fatica.
Cosa ti ha spinto ad intraprendere, oltre alla carriera di biologa, anche quella di scrittrice?
Ho sempre avuto una doppia anima, fin da bambina: ho sempre adorato il mondo dei libri e delle storie, ma anche la scienza. E così sono riuscita, da adulta, a sviluppare entrambe le carriere, e talvolta a unirle nei libri che scrivo, che siano di divulgazione o di narrativa, con tema scientifico.
Come hai scoperto la tua passione per la scrittura? E come l’hai coltivata negli anni?
Fin da bambina, ancora prima di imparare a leggere e scrivere, amavo inventare storie e raccontarle agli amichetti. Da ragazzina scrivevo diari e avevo moltissimi amici di penna (con lettere e francobollo, internet e le mail sono arrivate che avevo già 16 anni). Durante gli anni dell’università, mentre studiavo biologia, cominciai a scrivere storie per bambini come passatempo e modo di rilassarmi dopo le fatiche universitarie… e molte di quelle storie sono poi diventati miei libri.
Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?
Non particolarmente, anche perché con un lavoro a tempo pieno e tre figli piccoli, il tempo per scrivere è sempre molto poco. Scrivo nei ritagli di tempo, ovunque mi trovi, e utilizzando quello che ho sottomano, che sia il PC, lo smartphone o un classico blocco per appunti e una penna.
Come trovi l’ispirazione adatta per continuare quotidianamente a scrivere senza mai perdere l’entusiasmo degli esordi?
Per me scrivere è un vero bisogno primario, come mangiare e dormire. Se non lo faccio sto male, e questa è una grande spinta per non smettere mai. Non vuol dire che sia sempre facile, anzi, ma non riesco a immaginare la mia vita senza la scrittura, anche se devo incastrarla tra i mille impegni di lavoro e di famiglia.
Se tu potessi fare un regalo all’umanità per cosa opteresti?
Un po’ più di spirito critico e capacità di ragionare con metodo scientifico.
Quale sogno è tuttora nel tuo famoso cassetto?
Confesso che mi piacerebbe molto scrivere un best seller per ragazzi e ragazze, che possa arrivare davvero nelle case di tantissimi lettori.


GRF

Edil Merici

Ilaria Solazzo

La pugliese Ilaria Solazzo risponde in pieno alla definizione di “multitasking”. Giovane donna, ha alle spalle mille differenti attività: la redazione di libri, una buona esperienza nel campo della grafica, la pubblicazione di vari testi e non solo! È anche appassionata di lettura (specie la fantascienza), moda, costume e poesia. È giornalista pubblicista, blogger… e tanto altro. Dal decennio di nascita - gli anni ‘80 - ha ereditato la passione per la televisione che, per lei, si incarna nel binomio Carrà/Cuccarini. Dinamica, professionale, seria, ama la vita a colori.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button