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Politica

Lega: la difesa del Porto di Gioia Tauro e il Ponte sullo Stretto


Edil Merici

Proseguono le attività della sezione calabrese della Lega, che ha partecipato alla mobilitazione per il Porto di Gioia Tauro e commentato le ultime notizie relative al Ponte sullo Stretto di Messina.

Simona Loizzo: “Non fisicamente a Gioia Tauro, ma pronta a difenderlo in ogni sede istituzionale”

A volte il destino sa essere cinico e baro. Mercoledì, dal primo appello alla mobilitazione, mi ero organizzata con diversi militanti e sostenitori della Lega per essere in prima fila al Porto di Gioia Tauro per fermare l’oscena direttiva ecofolle dell’Unione Europea che vuole bloccare lo sviluppo della Calabria favorendo porti mediorientali ed extraeuropei. Il mio partito da tempo mi ha designato a intervenire alla Camera dei Deputati quando si discute di sanità. È per me un onore e un privilegio ricoprire questo ruolo. Nella data della mobilitazione calabrese l’aula parlamentare ha recuperato una seduta precedentemente rinviata e che, quindi, a causa delle lotterie della mia agenda, mi costringe a non poter essere presente al Porto di Gioia Tauro. Un’assenza solo fisica, la mia. Da politico sono presente in ogni dove per difendere e tutelare la principale infrastruttura dello sviluppo della Calabria e del Mediterraneo. Se non vi fossero mai state azioni derivate da ambientalisti estremi e politici velleitari non sarebbe servito l’impegno nostro, espresso, in tempi non sospetti, ad essere chiodo martellante contro misure concepite sull’ideologia senza saper guardare agli effetti che producono. Prendendo spunto dal filosofo: “Non si tratta per noi di sapere se è avvenuto questo o quello, ma di sapere che la ragione comanda per sé, e indipendentemente da tutti i fatti, ciò che deve avvenire” Quella forza della ragione di tutti i calabresi che dobbiamo condurre in modo unitario a essere una barriera umana affinché sia modificato il decreto della vergogna che favorisce i porti mediorientali a danno dei nostri violando ogni principio di libero mercato. Moratoria subito per riparare al torto da chi ha creato il danno senza conoscerne le conseguenze. Non si tratta ora di far processi a chi ha sbagliato, ma di avere un fronte ampio che sia muraglia consapevole contro una scelta illogica, che provocherebbe il collasso della Calabria produttiva. Vogliamo una crescita felice ed evitare il cimitero industriale ad un Porto tra i primi del Mediterraneo. Le transizioni non possono danneggiare una parte geografica, la nostra, ma vanno concertate difendendo tutti i territori in modo equo, come la Lega per Salvini, in ogni sua articolazione, ha sempre sostenuto. Pur non presente al Porto di Gioia Tauro, il mio impegno con tutti i nostri parlamentari a Roma e in Europa sarà continuo e costante per far decadere il decreto. Sono a disposizione di sindaci, lavoratori, aziende e calabresi per evitare una catastrofe cui non abbiamo alcun bisogno.

Valentino Grant: “Difendiamo il Porto di Gioia Tauro da politiche dell’UE ideologiche e scellerate”

«Ho partecipato al presidio a sostegno del porto di Gioia Tauro, minacciato dall’entrata in vigore del meccanismo di Scambio delle quote di emissione e dalle scelte ideologiche e scellerate di questa Unione Europea. Il territorio ha fatto sentire forte e chiara la propria voce contro un provvedimento dannoso per i porti italiani e assolutamente inefficace per la tutela dell’ambiente. La Lega, fin dal primo giorno, contesta la direttiva, emblema della politica di Bruxelles che vuole sacrificare sull’altare dell’ideologia sostenibile imprese, lavoratori e famiglie italiane. Positiva e significativa anche la presenza di rappresentanti di quei partiti italiani che, al Parlamento Europeo, a differenza nostra, avevano sostenuto la procedura. Massimo impegno contro le eurofollie di Bruxelles: giù le mani dal porto di Gioia Tauro». Così Valentino Grant, europarlamentare della Lega, commissario Lega Campania, che ha partecipato al presidio a tutela del Porto di Gioia Tauro.

Il ponte al centro del Mezzogiorno e dell’Italia

La Lega continua il suo percorso di informazione e divulgazione degli interventi strategici che sta portando avanti per la crescita dei territori. Sabato, presso il Consiglio Regionale, grande iniziativa che vede assieme la Calabria e la Sicilia, in un abbraccio culturale, economico e di sviluppo. Il Ponte sullo Stretto non solo come opera materiale di collegamento, ma anima di un abbraccio tra due regioni che stanno combattendo per uscire fuori dall’isolamento e dalle tante criticità esistenti e per dare un possibile e diverso futuro alle nuove generazioni. Uno sforzo che è sostenuto dal capopartito Matteo Salvini, che è stato sempre un sostenitore dell’opera e oggi si sta fortemente spendendo affinché questa venga realizzata. Senza il suo impegno, la sua costanza, la sua passione, certamente, del ponte nessuno avrebbe saputo più nulla. Quindi, grazie al nostro capitano, che si sta fortemente impegnando concretamente per il Sud, la Calabria e la Sicilia. L’iniziativa sarà aperta con i saluti del presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto, del presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, del capogruppo della Lega al Consiglio Regionale Giuseppe Gelardi, di Tilde Minasi, del sindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace, e da quello di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, del referente provinciale della Lega Franco Recupero e del Commissario della Lega Sicilia ed Europarlamentare Annalisa Tardino. A seguire gli interventi di Francesca Morace, Ordinaria Urbanistica Università Mediterranea, Nino Germanà, del membro del Consiglio d’Amministrazione società Ponte sullo Stretto Giacomo Francesco Saccomanno e del Segretario Generale della Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori, Franco Cavallaro. Le conclusioni sono affidate a Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali.


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