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CronacaReggio Calabria

Carabinieri: 4 denunce per illeciti ambientali e 3 per porto d’armi abusivo

Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, negli ultimi giorni, hanno denunciato 4 persone responsabili di aver adibito a discarica abusiva un’area comunale e 3 per possesso di armi non denunciate.

Sequestrate dai Carabinieri due aree adibite a discarica abusiva

I Carabinieri della Stazione di Melicucco, a seguito di controllo presso l’Isola Ecologica sita in contrada Petrara, hanno sequestrato due aree Comunali adibite a discarica abusiva.
Nello specifico i militari della locale Stazione hanno denunciato i quattro titolari della società poiché in parte dell’isola ecologica è stata rilevata la presenza di un ingente quantità di rifiuti che strabordavano dai cassoni utilizzati per il loro contenimento. Gli stessi risultavano adagiati in terra sotto la diretta esposizione degli agenti atmosferici, quindi in assenza della prevista copertura. Inoltre, è stata constatata la presenza di tracce liquide, prodotto del processo di decomposizione dei rifiuti umidi, che producevano sgradevoli emissioni odorigene nonché l’assenza di griglie di scolo che ne consentivano il deflusso incontrollato presso i terreni circostanti.
Nella stessa mattinata i Carabinieri hanno sequestrato integralmente una seconda area di proprietà e diretta gestione del Comune di Melicucco. In questo caso, a diretto contatto con la nuda terra, erano presenti e ammassati materiali di risulta, prodotti di scavo e demolizione, sanitari, parti di pneumatici, cassette portafrutta, materassi, vasi in plastica, sedie e bidoni in plastica, ingente quantità di poliuretano espanso elastico, teli raccolte olive, sacchi di malta per intonaci, sfalci e potature provenienti dagli scarti della cura del verde pubblico.
In entrambi i casi, i rifiuti erano esposti alle intemperie e poggiati a terra con forte rischio di inquinare il suolo sottostante.
Continuerà l’azione di prossimità messa in campo dai carabinieri della piana di Gioia Tauro, così come impartito dal Comandante della Legione Carabinieri Calabria Pietro Francesco Salsano attraverso una costante azione di educazione alla legalità ambientale e di contrasto agli illeciti connessi, svolgendo così un’azione incisiva con il fine di tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi della zona.

Controlli ai detentori di armi: denunciate 3 persone

I Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno portato a termine una serie di controlli in più comuni, finalizzati ad accertare la regolarità della documentazione necessaria alla detenzione e al porto di armi da fuoco. All’esito dei numerosi accertamenti, prevalentemente regolari, i militari hanno denunciato 3 persone: un uomo di Delianuova, uno di Sinopoli, trovati entrambi in possesso di munizioni mai denunciate, e una donna originaria di Seminara che deteneva armi da fuoco e cartucce senza alcun titolo. In particolare, quest’ultima aveva in suo possesso una pistola, un fucile da caccia e 60 munizioni all’interno della sua abitazione. All’atto del controllo da parte dei militari della Stazione, è stato accertato come non solo la signora non avesse mai ottenuto il porto d’armi ma anche che tale abitazione, che lei stessa frequenta saltuariamente poiché residente in Veneto, risultava pressoché in disuso e accessibile a chiunque con minimo sforzo. Il materiale rinvenuto era avvolto semplicemente in un giornale, senza alcun tipo di misura di sicurezza atta a prevenire il furto da parte di terzi, dovere esplicito di ogni detentore di armi previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Riguardo i due uomini invece, i carabinieri, nel corso dei controlli, hanno rilevato che la quantità di particolari munizioni a palla unica in loro possesso era superiore a quella denunciata. I 3 soggetti sono quindi stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Palmi ed è scattato il sequestro delle loro armi e delle munizioni.
Ulteriori controlli hanno consentito anche di sequestrare 2 fucili da caccia, riconducibili a due distinte persone decedute. Infatti, i militari hanno rinvenuto le armi nelle abitazioni dei defunti genitori che le detenevano senza alcun titolo, come emerso da successivi approfondimenti, all’insaputa degli eredi.
Gli accertamenti sulla documentazione inerente al possesso di armi e cartucce risultano indispensabili e continuano a essere parte quotidiana dell’attività dei Carabinieri, sia per reprimere condotte illecite di possesso non documentato di armi e munizioni, sia per prevenire possibili furti tramite la verifica delle modalità di custodia del tale materiale.


GRF

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