ADVST
PoliticaRegione

Pietro Molinaro: l’alta velocità, le intimidazioni nella sibaritide e la Commissione antindrngheta

Edil Merici

Proseguono le attività del Presidente della Commissione Consiliare antindrangheta Pietro Molinaro, che ha commentato il risultato ottenuto dal Comune di Paola in merito alla questione alta velocità, le intimidazioni fatte registrare nella sibaritide e risposto a un attacco a mezzo stampa nei confronti della Commissione da lui presieduta.

Alta velocità: «Nel tirreno cosentino ottenuta una risposta soddisfacente»

«È giusto e fa bene il sindaco di Paola Giovanni Politano a porre la dovuta attenzione nell’avere ottenuto con un lavoro paziente e di raccordo istituzionale (Regione, Ministero Infrastrutture e Ferrovie dello Stato) che il percorso tirrenico  dell’alta velocità ferroviaria preveda una linea completamente nuova di ultima generazione, separata da quella già esistente. La Calabria e i collegamenti con la Sicilia lo meritano! Quella che si paventava in precedenza – afferma il Consigliere Molinaro – era una scelta innaturale per i costi elevati, i problemi ingegneristici, i danni ambientali e i tempi di percorrenza. Mi complimento con il sindaco, con l’Amministrazione Comunale di Paola perché hanno creduto e saputo individuare una legittima visione di futuro per il trasporto ferroviario in Calabria che ha riflessi importanti portando indubbi benefici socio-economici, visto che in Italia l’utilizzo del treno è in crescita. Certamente la città di Paola, anche per gli altri progetti che si prevedono – conclude Molinaro – rappresenta uno snodo e polo di coordinamento essenziale al servizio anche degli altri comuni del territorio, perché l’alta velocità è il contrario dell’immobilismo e questa è una cura del ferro che può funzionare davvero.

«La triplice intimidazione nella sibaritide impone di alzare la guardia»

«Lo aveva detto recentemente l’allora Procuratore della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri: “Nella sibaritide per tanto tempo c’è stata una sottovalutazione del problema. Si è sempre pensato che la ‘ndrangheta non ci fosse… che al massimo ci fosse una criminalità minore fatta dagli appartenenti all’etnia rom”. La ‘ndrangheta fiuta gli affari, ha tollerato questa presenza e ora, seguendo l’importante flusso di soldi che gira in questa area conferma il grado di penetrazione, con un controllo del territorio esercitando una capacità di influenza. e prepotenza». Questo dichiara il presidente della Commissione Consiliare antindrangheta Molinaro. «La triplice intimidazione in questa area nell’arco di 36 ore, al giornalista Luigi Cristaldi, alla presidente del Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano Marinella Grillo e a un imprenditore (a loro insieme alle loro famiglie va la mia vicinanza e solidarietà) è un chiaro segnale che si vuole alzare il livello su punti nevralgici ed essenziali per la democrazia: l’informazione, le istituzioni e l’imprenditoria sana. Gli importanti investimenti che ci sono nella sibaritide stanno attirando gli appetiti di una ‘ndrangheta di serie A, che non dimentichiamo è la più importante e pericolosa organizzazione criminale italiana, che vuole sbarazzarsi e impaurire chi denuncia e si batte per la legalità. Le Istituzioni preposte lo hanno già programmato, per il mio ruolo, da presidente della Commissione Consiliare chiedo che venga convocata una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per stabilire una serie di iniziative tra cui il rafforzamento delle forze dell’ordine sul territorio per non accorgersi troppo tardi di essere diventati quasi ostaggi di questa criminalità ed evitare che si rafforzi la sua presenza capillare, consolidata e pervasiva. Questo – conclude Molinaro – significa dare fiducia ai cittadini e contribuire ad abbattere un eventuale muro di omertà.»

«La Commissione antindrangheta è un’istituzione che lavora unita e seriamente»

«Il Corriere della Calabria, pur di attaccare il sottoscritto, attività in cui si cimenta da anni, e a cui ovviamente non do alcun peso, ha messo in discussione l’esistenza della Commissione del Consiglio Regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, strumentalizzando i gravissimi episodi criminali che stanno investendo la Sibaritide e il Tirreno Cosentino. Davvero un pessimo servizio alla Calabria e alla lotta alla ‘ndrangheta. Non posso permettere che venga attaccata una Commissione consiliare che lavora su un terreno tanto delicato quanto pericoloso». Questo è quanto dichiara il presidente della Commissione Molinaro in riferimento a un articolo pubblicato dal giornale on-line «che sminuisce e cerca di banalizzare l’attività della Commissione e prova anche a mettere zizzania tra noi componenti, che in questi mesi abbiamo lavorato in piena sintonia e serietà, com’è doveroso per la tematica che trattiamo. Il tentativo – prosegue il presidente della Commissione – è di creare tensioni tra noi ma, come sempre, decideremo insieme come e quando proseguire la discussione dei mesi scorsi sulla situazione nella Sibaritide e nel Tirreno Cosentino, una preoccupante situazione che merita serietà e sobrietà di linguaggio da parte di chi fa informazione. Nell’articolo si cerca di  banalizzare un atto ufficiale come il Piano speciale legalità, antiracket e antiusura, approvato all’unanimità dalla Commissione e dalla Giunta regionale e a cui si è giunti dopo un significativo percorso di audizioni che hanno coinvolto decine di organizzazioni/associazioni che quotidianamente operano per il contrasto alla criminalità organizzata. Anziché liquidare il Piano come un atto meramente burocratico, sarebbe stata opportuna un’analisi del suo contenuto; anche per criticarlo, eventualmente, ma con cognizione di causa e dimostrando di averlo almeno letto! Il Piano comprende l’impegno alla costituzione in giudizio della Regione nei procedimenti contro la ‘ndrangheta, il collocamento obbligatorio in favore delle vittime della criminalità organizzata e dei loro famigliari. E, ancora: l’aiuto ai comuni che escono dai periodi di scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni criminali, la lotta all’usura e il sostegno alle famiglie in condizione di sovraindebitamento. E poi, un impegno forte e costante a 360° gradi dell’intera commissione sulla cultura della legalità a partire dalle scuole. Sono stati auditi i sindacati sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e, ultimamente, con una serena discussione alla presenza dell’imprenditore Antonino De Masi che ha rilasciato una toccante testimonianza, è stata approvatala Proposta di Legge per riconoscere una premialità e la possibilità di continuare a fare impresa a coloro che si oppongono alle pressioni della ‘ndrangheta e della criminalità organizzata. Vorremmo tutti maggiori attribuzioni alla Commissione – chiarisce Molinaro – ma non possono essere quelle della Commissione Parlamentare Antimafia che può procedere alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. La Commissione antindrangheta – conclude Molinaro – è un’istituzione che lavora seriamente e dovrebbe essere rispettata senza tentare, con mezzucci, di delegittimarla. Per il bene della Calabria. E di nessun altro!»

GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button