Accolto il continuato per Gianfranco Musarella
Il Tribunale di Reggio Calabria, in funzione di Giudice dell’esecuzione, decidendo a seguito di rinvio dalla Corte di Cassazione e in accoglimento dell’istanza di continuato presentata dagli avvocati Fabio Tuscano e Andrea Alvaro nell’interesse di Gianfranco Musarella, detenuto presso il carcere di Terni, ha rideterminato la pena e la multa per il giovane reggino riducendo sostanzialmente il fine pena con uno sconto di più di due anni. Con il ridimensionamento della pena per Musarella si avvicina la scarcerazione. Il giovane, assolto peraltro nel processo Eremo, potrà adesso avanzare istanze al Tribunale di Sorveglianza e, avendo anche avuto una detenzione senza subire provvedimenti disciplinari, potrà godere della liberazione anticipata. Davvero tortuoso il cammino che ha portato all’accoglimento dell’incidente di esecuzione ma la tenacia dei due difensori Tuscano e Alvaro ha portato al risultato prefissato. In prima battuta il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria rigettava l’istanza di continuato presentata ritenendo l’assenza di un medesimo disegno criminoso e il provvedimento veniva tempestivamente impugnato dalla difesa che presentava ricorso per cassazione. La prima sezione penale della Suprema Corte annullava con rinvio il provvedimento impugnato, atteso che illogica e contraddittoria appariva la motivazione data dal primo GIP sia sulla diversità dei beni giuridici sia sul periodo temporale e la parte di motivazione relativa al territorio. Scrive la Corte che, nel caso del ricorrente, emergono vizi motivazionali se si considera che il GIP ha segnalato come il provvedimento favorevole emesso in favore di Sebastiano Musarella, fratello del ricorrente, si sia fondato su dati obiettivi riferiti al tempo e al luogo di commissione dei reati suscettibili astrattamente, di identica valutazione anche nel presente giudizio. Anche il procuratore generale presso la Suprema Corte aveva chiesto l’annullamento con rinvio al GIP in diversa persona fisica affinché rivaluti l’istanza del ricorrente con motivazione immune da profili di illogicità. Dinanzi al nuovo GIP la difesa ha ripercorso il cammino processuale richiamando il provvedimento della Suprema Corte di Cassazione e il GIP in sede di rinvio accoglieva in pieno l’incidente di esecuzione determinando una sostanziosa riduzione di pena per Musarella.