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Costume e Società

Il museo d’Arte Sacra di Bovalino Superiore

Edil Merici

Di Antonio Ardore

Il 6 settembre 2002, durante i festeggiamenti patronali per l’Immacolata a Bovalino Superiore, alla presenza di autorità civili e religiose, è stato inaugurato il Museo d’Arte Sacra.
Ha sede nella cripta della Chiesa matrice Santa Maria ad Nives, il luogo era conosciuto come Deitria, in dialetto Juditria, parola che proviene dal termine Odigitria che significa, Colei (la Madonna) che ci indica il cammino per la religione ortodossa, poi passata a quella latina alla fine del secolo 15º, con la ricostruzione a spese del principe Giovanni Francesco Pignatelli nel 1525 della chiesa attuale.
Il museo è stato voluto da Antonio Blefari, allora Priore dell’Arciconfraternita Maria SS. Immacolata di Bovalino Superiore e in esso si raccolgono gli oggetti di valore che la Chiesa di Bovalino Superiore ha conservato o prodotto nel corso dei secoli.
La pinacoteca espone: Il martirio del beato Camillo Costanzo, San Giuseppe, L’Angelo, Il martirio di Santa Filomena, La Madonna del sedile del 1990, opera di Pino Giordano, e L’Adorazione dei magi attribuito a Guido Reni e proveniente dal convento di Santa Maria del Gesù, dove, Reni sostò per un breve periodo durante il Gran Tour nel Regno di Napoli.
Le statue esposte: San Nicola di Bari dell’800, ridotto a legno naturale e scolorito, Santa Filomena realizzata nella bottega dei fratelli Morani di Anoia nell’anno 1843.
Nella sala centrale ci sono 3 espositori: In uno si trovano candelieri e croci in legno, ottone e bronzo.
Nel centrale ci sono oggetti in argento: Croce astile donata da Giovanni Battista Ruffo del 1884, Ostensorio donato da Filippo Calfapetra del 1879, Incensiere con navicella donata da Giuseppina Agostini fu Bruno, una Pisside grande, Corone della Madonna del Rosario in dono di Vincenzo Ruffo e Girolama Spagnolo del 1879. Corone della Madonna del Carmine. Sacro Cuore di Gesù della chiesa di Santa Caterina, Pettorale in argento di Maria Santissima del Carmelo, Rosari in madre perla con medaglioni in filigrana della Madonna del Rosario, dono di Maria Spagnolo Cordopatri del 1897.
Nell’altro espositore ci sono le cariche della Procura dell’Arciconfraternita, corona dell’Immacolata degli anni ’80 del ‘900 e due reliquiari.
Abiti: Madonna del Rosario ricamato in seta e oro, Madonna del Carmine ricamato in seta ed oro, Abito della Madonna Addolorata.
Reliquiari: Reliquiario del 1629 del Duca Giuseppe Pescara Diano contenente 126 reliquie tra cui una di San Francesco di Paola. Medaglione del Vescovo Raffaele Morisciano contenente i capelli della madonna che viene posto al collo della statua dell’Immacolata per i festeggiamenti patronali dell’8 settembre e 8 dicembre.
Per chi si reca in questi giorni a Bovalino Superiore ad ammirare il presepe elettromeccanico realizzato nella chiesa Matrice, può visitare il Museo d’Arte Sacra posto nella cripta, a pochi metri dalla chiesa si trova anche la casa natale del beato gesuita bovalinese Camillo Costanzo.
È un modo per conoscere il paese in cui viviamo e scoprire tante bellezze artistiche, storiche e religiose di cui è ricca Bovalino e di cui bisogna conservare i beni e andare orgogliosi.

Redazione

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