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CGIL Calabria e SPI uniscono le forze nella lotta contro la ‘ndrangheta

Edil Merici

La sezione regionale del Sindacato Pensionati Italiani e le sezioni Regionale e Pollino Sibaritide Tirreno della Confederazione Generale Italiana del Lavoro aderiscono con fermezza alla passeggiata della legalità organizzata da Libera a Cassano allo Ionio il 17 febbraio. Questo evento, sotto lo slogan Non vogliamo morire di ‘ndrangheta, rappresenta un’importante manifestazione di impegno e solidarietà nella lotta contro la criminalità organizzata che ha infestato il territorio calabrese.
Entrambe le organizzazioni sindacali sono da sempre in prima linea nella promozione della legalità e nel contrasto alla ‘ndrangheta, sostenendo attivamente iniziative come i Campi della Legalità estivi che coinvolgono centinaia di giovani da tutta Italia, sensibilizzandoli sul contesto criminale e le lotte sindacali contro le mafie.
“Parlare con i giovani, aiutarli a comprendere le dinamiche oscure della criminalità organizzata, rompe il silenzio assordante che accompagna le gesta delittuose di chi cerca di soffocare la vita, l’economia e la libertà”, sottolinea il comunicato congiunto.
Entrambe le organizzazioni sindacali condividono appieno l’impegno di Libera nel portare avanti la manifestazione a Cassano allo Ionio, in risposta all’aumento di intimidazioni e violenze degli ultimi mesi. Cassano, teatro di numerosi episodi di violenza e sopraffazione, inclusa l’atroce uccisione del piccolo Cocò Campolongo, è un simbolo della resistenza contro la ‘ndrangheta e delle speranze di una Calabria libera da ogni forma di criminalità.
“Questo è il momento di fare la nostra parte, di essere presenti e dimostrare alla ‘ndrangheta e a coloro che la sostengono che esiste un’altra Calabria che dice fermamente no alla criminalità organizzata – afferma il comunicato. – Uniamo le nostre voci e i nostri passi a quelli di Libera e don Ciotti per mostrare il volto pulito della città e della Calabria, ribadendo il nostro impegno per una società libera e giusta.”

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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