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Attualità

La rivoluzione “calabrese” raddrizzerà le sorti dell’ASP RC?

Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, appena uscito dal lungo “tunnel” della malattia da Covid-19, affida a una lunga lettera rivolta ai componenti del Comitato di Rappresentanza dei Sindaci presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria uno sfogo relativo alle condizioni che i cittadini della provincia bisognosi di cure sono costretti in questo periodo a sopportare.
Il primo cittadino di Locri non esita a definire l’attuale Direzione Sanitaria voluta dai commissari “tra le peggiori della storia della sanità nella provincia di Reggio Calabria” identificando nei soli Iole Fantozzi e Salvatore Costarella, rispettivamente commissario e Direttore Sanitario del Grande Ospedale Metropolitano, l’unico argine a una mala gestio che avrebbe altrimenti già fatto collassare completamente il sistema.
Declinando il discorso sulla Locride, poi, il contesto emergenziale, secondo Calabrese, assumerebbe toni anche più drammatici: la falsa partenza dell’Ospedale da Campo e del Centro Covid presso l’Ospedale spoke di Locri, unitamente alla mancata attivazione dello Stabilimento Termale di Locri-Antonimina quale centro di riferimento per la somministrazione dei vaccini, avrebbero obbligato i cittadini a fare fronte alla pandemia con le sole proprie forze, scaricando al contempo sulle Unità Speciali di Continuità Assistenziale e i laboratori privati tutte il carico di lavoro richiesto per il monitoraggio e il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19. Una situazione resa ancora più grave dal servizio di trasporto dei malati tra Reggio Calabria e i centri periferici di cui si è dovuto fare carico il 118 nel silenzio generale della Direzione Sanitaria dell’ASP, rimasta “alla finestra” anche dinanzi al grido di aiuto lanciato dai cittadini che ogni domenica manifestano per la Casa della Salute di Siderno.
Tutto ciò rende “evidente, purtroppo, il totale fallimento di questa gestione della ASP”, afferma amaramente il primo cittadino di Locri che, nella parte finale della sua missiva, si domanda se i commissari abbiano seguito i tanti servizi di denuncia trasmessi in televisione o letto le carte dell’inchiesta Faust, che renderebbero “evidente che l’ASP di Reggio, già commissariata per infiltrazioni mafiose, andrebbe immediatamente ‘risciolta’!”.
Calabrese conclude affermando che quanto precedentemente esposto lo convince a riprendere con maggiore convinzione la lotta per il ripristino della legalità nella sanità reggina e calabrese. “Chi pensa di continuare a mortificare i calabresi deve sapere che troverà sempre qualcuno pronto a difenderli dalle vessazioni – chiude il primo cittadino di Locri. – Il percorso è lungo, ma alla fine sarà la grande vittoria del popolo e spetta a noi, nella nostra qualità di Sindaci, guidare questa rivoluzione e dare le giuste risposte ai nostri cittadini.”

Redazione

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