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Sbarco a Bovalino: tutti i migranti sono negativi al Covid-19

Sono stati trasferiti in una struttura di prima accoglienza a Reggio Calabria, dopo essere risultati negativi al Covid-19, i migranti sbarcati nella mattinata di ieri a Bovalino. Due donne e trenta uomini (di cui tre minori) di nazionalità afgana, siriana e irachena, arrivati su una barca a vela che si è arenata sulle coste della Locride. I 32 migranti sono tutti in buone condizioni e hanno trascorso la notte in un bene confiscato di proprietà del Comune di Bovalino, sistemato grazie alla collaborazione della Protezione Civile e del Gruppo Volontari dell’Ordine di Malta. I tre minori saranno trasferiti nelle prossime ore in due strutture di Benestare e Reggio Calabria.
«Nei volti di queste persone si leggono fatiche e speranze, abbiamo fatto il massimo – ha affermato il primo cittadino di Bovalino, Vincenzo Maesano, che subito dopo lo sbarco ha chiesto l’aiuto dei cittadini per reperire beni di prima necessità. – La nostra comunità e il comprensorio hanno dato ancora una volta prova della loro umanità. Sono stati davvero in tanti ad aver risposto all’appello alla solidarietà che abbiamo lanciato.
«È stato un lavoro di squadra – ha aggiunto il sindaco, – l’Amministrazione ha lavorato con le associazioni, le autorità militari e religiose, i cittadini. Abbiamo ricevuto l’importante supporto della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Francesca Racco, che ha messo a disposizione la sua professionalità a sostegno dei tre minori presenti.»
«I cittadini bovalinesi – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Filippo Musitano, – si sono subito prodigati per portare tutto ciò che serve in queste situazioni di emergenza, dimostrando umanità e vicinanza.»
Coperte, indumenti, pasti caldi: i bovalinesi «hanno subito risposto» ha detto Maesano, che nel pomeriggio di ieri ha ricevuto la chiamata del Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani.

Foto: ildispaccio.it

Mariateresa Ripolo

Nata nel 1993, si laurea nel 2015 in Scienze della Comunicazione all’Unical. Prima di specializzarsi in “Informazione, editoria e giornalismo” a Roma Tre, trascorre un periodo di studi all’Università di Castilla la Mancha, in Spagna, dove ha l’opportunità di imparare la lingua e di visitare gran parte della penisola iberica. Ama i viaggi, l’arte e i libri. Con il sogno di diventare giornalista sin da bambina, è sempre più convinta che l’informazione e la cultura siano le armi più potenti per cambiare il mondo.

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