Corruzione: sequestrati beni per 700mila € a ex funzionario pubblico

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo stimato in circa 700.000 Euro, nei confronti di Giovanni Fiordaliso, classe ’78, già ingegnere funzionario ANAS, indiziato di aver agevolato l’infiltrazione nel settore degli appalti pubblici di cartelli imprenditoriali connotati da contiguità mafiosa, a fronte di profitti e utilità di vario genere ricevuti quale contropartita.
La figura di Fiordaliso era emersa, tra l’altro, nel corso delle operazioni Cumbertazione e Waterfront svolte, sotto la direzione ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria/Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma.
In tali contesti investigativi, nei confronti del proposto, venivano contestati numerosi capi d’imputazione connessi a reati contro la Pubblica Amministrazione, talvolta inseriti in un più ampio contesto associativo, susseguitisi senza soluzione di continuità a partire dal 2012.
Nello specifico, Giovanni Fiordaliso, nella veste, all’epoca dei fatti, di ingegnere funzionario ANAS e direttore dei lavori e Responsabile Unico del Procedimento nell’ambito di varie commesse pubbliche in materia, tra l’altro, di ammodernamento e adeguamento di tratti autostradali della Salerno/Reggio Calabria, emergeva quale indefettibile tassello strumentale all’infiltrazione nel settore degli appalti pubblici di cartelli imprenditoriali connotati da contiguità mafiosa e il cui contributo si traduceva in plurime e reiterate condotte corruttive, a fronte delle quali traeva ingenti profitti e utilità di vario genere.
Sulla scorta delle suddette risultanze, il GICO del Nucleo di PEF di Reggio Calabria e lo SCICO di Roma eseguivano, su delega della locale DDA, con il coordinamento del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Gianluca Gelso,mirate indagini economico-patrimoniali sul conto, tra l’altro, del predetto Giovanni Fiordaliso e del suo nucleo famigliare.
In tale contesto, valorizzando le funzioni proprie della Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto a ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese, la pertinente attività investigativa ha consentito di accertare la sussistenza di una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale del proposto e del suo nucleo famigliare.
Alla luce di tali risultanze, in aderenza alle ipotesi investigative delle Fiamme Gialle e della locale DDA, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto, nei confronti del funzionario, in rassegna la misura cautelare del sequestro avente a oggetto il relativo patrimonio illecitamente accumulato, costituito da 2 terreni, 2 fabbricati, 1 autoveicolo, 3 orologi di pregio e rapporti finanziari.