ADVST
Attualità

Un 25 Aprile che dona libertà e futuro

Il 25 Aprile, nella Locride, è stato una volta di più all’insegna dell’accoglienza. Nel pomeriggio di sabato, infatti, un peschereccio carico di migranti è stato individuato e soccorso dalla Guardia Costiera di Roccella Jonica che, sfidando un mare forza 8, non ha esitato a portare soccorso al barcone alla deriva per evitare così il verificarsi dell’ennesima tragedia del mare. Ieri abbiamo seguito con apprensione le fasi dell’arrivo del peschereccio nel porto di Roccella grazie all’impegno dei nostri colleghi cronisti e ci siamo detti fin da subito determinati a far raffreddare gli animi prima di produrre una breve riflessione su quanto accaduto nel nostro comprensorio. Ci ha anticipato di qualche ora il sindaco di Roccella Vittorio Zito, che ha affidato alla sua pagina Facebook un pensiero, che vi riportiamo di seguito integralmente, che meglio di qualunque articolo di giornale esprime il turbine di emozioni vissuto nelle ultime ore.

Ieri, nel tardo pomeriggio, 119 persone si trovavano in mezzo al mare, a 130 kilometri da Roccella.
Su un peschereccio, con mare forza 8, c’erano uomini, donne e bambini che lottavano per la loro vita, per il loro futuro. Per un futuro e una vita da vivere come uomini e donne liberi. Una vita e un futuro che nei loro Paesi è negata.
CP326 è il nome della motovedetta che nel primo pomeriggio è partita dal Porto delle Grazie per raggiungerli e metterli in salvo. Su quella barca c’erano gli uomini della Capitaneria di Porto Roccella.
Giovani italiani nati, come tutti noi, in un Paese libero, che libero lo è da 76 anni grazie al sacrificio della lotta partigiana.
Per tutta la notte e fino a mezzogiorno di oggi gli uomini della Capitaneria hanno guidato e scortato quel peschereccio tra le onde del mare forza 8. All’alba il mare si è calmato e la navigazione verso il Porto delle Grazie è stata più sicura.
A mezzogiorno del 25 aprile, giorno della Liberazione, grazie a loro 119 persone hanno toccato il suolo di un Paese che li riconosce come esseri umani liberi, di un continente che potrà dare a loro e ai loro figli libertà e futuro.
Ad attenderli c’erano come sempre gli uomini e le donne della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza. C’erano i Volontari della Croce Rossa e della Associazione Aniello Ursino. C’era il Comandante della Polizia Municipale con i nostri agenti a coordinare le operazioni di primo soccorso e assistenza che ci competono come Comune.
Uomini e donne che rappresentano il nostro Paese e i valori di democrazia e libertà della nostra Italia.
Dando libertà e speranza nel futuro a 119 uomini, donne e bambini, tutti gli uomini e le donne impegnati da ieri nelle operazioni di soccorso ci hanno regalato il modo migliore per festeggiare il 25 Aprile e onorare chi per la nostra libertà ha sacrificato la vita.
A loro, partigiani del diritto di tutti gli uomini di ogni razza o nazione ad essere liberi, oggi va il nostro più sentito e sincero grazie!

Foto: Luca Daniele

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button