ADVST
Attualità

Ponte sullo Stretto, occasione storica da non perdere

Di Rosy Perrone – Segretaria Generale CISL Reggio Calabria

Un’occasione irripetibile per valorizzare il cuore del Mediterraneo come motore di ripartenza di un Paese e di un’Europa il cui Sud ha l’estremo bisogno di grandi opere. Il Ponte sullo Stretto è un’opportunità da cogliere al volo, la cui realizzazione, oggi più che mai, sembra poter giungere a compimento. Non si perda altro tempo, dunque, e si utilizzi un progetto cantierabile per dar via ai lavori nel più breve tempo possibile, evitando le discussioni effimere, spesso campanilistiche rispetto a idee e posizioni politiche multiformi.
Non si tratta solo di opera strategica e logistica che unisce due regioni, o esclusivamente di indotto che si muove in funzione di un grande progetto; ma si tratta di invertire una tendenza secondo la quale Calabria e Sicilia vengono considerate periferia d’Europa. Piuttosto, ci troveremo dinanzi a una svolta storica, dal punto di vista infrastrutturale e intermodale, e perché no, turistica. Il Ponte, biglietto da visita in grado di generare attrattività e nuove economie grazie a poderosi investimenti che per forza di cose arriverebbero in Calabria e in Sicilia, rappresenta l’opportunità storica di creare una comunità dello Stretto dentro un percorso culturale aggregativo che generi un’identità solida.
Perché è irrinunciabile un approccio culturale che superi dietrologie e strumentalizzazioni. Anche perché il dibattito, negli ultimi anni, non ha fatto altro che appesantire valutazioni oggettive e processi di fattibilità di un’opera che potrebbe cambiare il volto del tessuto economico, sociale ed occupazionale, complessivamente.
Vale a dire che è indispensabile e forse scontato lavorare a una grande opera avendo considerato l’imprescindibile funzionalità delle strutture e dei collegamenti di supporto. Da strade, autostrade, linee ferroviarie e arterie relative all’accessibilità infrastrutturale. Dunque, ragionando anche a un piano di trasporti integrato, che metta dentro la fruibilità degli scali aeroportuali e la loro capacità di movimentazione utenti. E in questa direzione è da sottolineare il lavoro dell’autorità di sistema dello Stretto che, grazie alla guida di Mario Paolo Mega, è riuscita a sviluppare una visione d’insieme che unisse le prerogative e i punti di forza di due città eterogenee come Reggio Calabria e Messina.
E ancora, il lavoro! Chi si ostina, per ideologia, a sostenere tesi negazioniste sulle priorità del Sud e di grandi opere come quella del Ponte sullo Stretto, dovrebbe avere ben in mente le potenzialità occupazionali e le ricadute su generazioni intere. Nell’immediato e nel lungo periodo. Perché le grandi opere dopo essere fatte, vanno gestite e manutenzionate.
È questa la vera sfida alla quale puntare, è questo uno degli obiettivi strategici che deve porsi il Governo Draghi se davvero vuole affidare alle grandi opere una speranza di ripartenza.

Foto: businessinsider.com

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button