Viviamo in un assordante silenzio
Di Francesca Cavaleri
Il protagonista di The Sound of Silence, avvolto dal silenzio, inizia a fare un viaggio immaginario in solitudine. A un certo punto viene interrotto da una luce che gli rivela la presenza di altre persone. Queste, non possono comunicare, parlano ma non riescono a esprimere le loro emozioni. Lui prova ad avvertirli che il loro è un parlare a vuoto. Ma le sue parole non verranno ascoltate. È sorprendete quanto le parole di questa canzone riescano a sembrare così attuali. Il silenzio è un qualcosa di indispensabile, può essere d’aiuto a riflettere, per prendere decisioni o semplicemente per staccarci da ciò che ci circonda. Nel mondo di oggi non ci rendiamo conto che stiamo vivendo in un assordante silenzio. Un mondo che si basa più sull’importanza di un messaggio che delle parole. Mai come in questo periodo risuona questo assordante silenzio, causato dalla comunicazione via social che, per quanto possa tornare utile in vari contesti, sta indirettamente portando l’umanità verso la perdita della vera comunicazione, la comunicazione fatta di sguardi, di risate, di espressioni e di confronti.
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