ADVST
Attualità

“Sconcertante la bocciatura dell’emendamento per equiparare LPU e LSU”

Dai Segretari Generali di FP CGIL, CGIL Calabria e NIDIL CGIL

La bocciatura alla Camera dell’emendamento che prevedeva l’equiparazione dei Lavoratori di Pubblica Utilità ai Lavoratori Socialmente Utili, che avrebbe consentito a tutta la platea di questi lavoratori di percepire lo stesso stipendio di 26 ore settimanali, come avveniva da contrattualizzati, ci lascia stupiti e sconcertati.
Infatti, il Ministro Andrea Orlando in prima persona si era speso ed espresso a favore della richiesta della nostra Organizzazione Sindacale che, insieme ai lavoratori e ad alcuni onorevoli e parlamentari calabresi, aveva portato all’attenzione del Governo la grave problematica di questo bacino di lavoratori, ossia che le condizioni da precari erano paradossalmente migliori di quelle da stabilizzati.
Va ricordato che alcuni di questi lavoratori non arrivano neanche alle 18 ore settimanali e percepiscono meno di un percettore di reddito di cittadinanza, nonostante abbiano lavorato per un ventennio per lo Stato, per giunta senza alcuna contribuzione, come oggi avviene per i tirocinanti.
Il suddetto emendamento fu dichiarato inammissibile dalla Ragioneria Generale dello Stato, in quanto il finanziamento di 18,5 milioni di euro che avrebbe consentito l’equiparazione salariale (pari almeno a 26 ore settimanali) di LSU e LPU, avendo una ricaduta pluriennale, non poteva essere inserito nel Decreto Ristori Bis, che ha invece una ricaduta annuale.
La stessa equiparazione, quindi, potrà esserci solo in occasione dell’approvazione della Legge di Bilancio di fine anno e, come O.S., grazie all’aiuto e alla collaborazione di due parlamentari (Antonio Viscomi ed Enza Bruno Bossio), siamo riusciti nel giro di pochi giorni nell’intento di far approvare al governo stesso un ordine del giorno che impegna quest’ultimo a prevedere, in uno dei prossimi provvedimenti in materia di lavoro e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, che le amministrazioni interessate, che hanno provveduto o che provvederanno alle assunzioni dei lavoratori appartenenti alla platea di cui in premessa, possano accedere anch’esse alle risorse di cui all’articolo 1, comma 1.156, lettera g-bis, della legge 27 dicembre 2006, nº 296, valutando anche un corrispondente incremento, ai fini del riconoscimento del contributo previsto dall’art. 7, c 1, del Decreto Legislativo 81/2000 in maniera da ristabilire un principio di equità tra lavoratori.Come O.S. riteniamo indispensabile l’adozione del provvedimento, al fine di tutelare i lavoratori in questione. Abbiamo già invitato i parlamentari, firmatari dell’ordine del giorno, a fare inserire la norma in fase di predisposizione della bozza di bilancio 2022, evitando, così, emendamenti in extremis. Su questo impegno del Governo vigileremo e saremo in piazza qualora le promesse e gli accordi non saranno rispettati.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button