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Un emendamento per lo sviluppo della Sibaritide e della SS 106

Di Felice Maurizio D’Ettore – Parlamentare di Coraggio Italia

Nella seduta di mercoledì 8 settembre 2021 il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, nel rispondere ad un’interrogazione dei deputati Felice Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai su Iniziative per il rilancio infrastrutturale ed economico della Calabria ha, fra l’altro, annunciato che il suo Ministero stava lavorando all’istituzione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo Calabria a cui sarebbero state destinate “risorse per interventi di natura ambientale, sociale e culturale”. Considerato che i territori costieri e montani della Sibaritide – con al centro Corigliano-Rossano, terza città della Calabria grazie alla recente fusione tra Comuni – e della Valle del Neto, con la città di Crotone, comprendono importanti beni ambientali e paesaggistici, come i Parchi Nazionali del Pollino e della Sila, le riserve naturali del Lao e del Raganello, la zona a protezione speciale del Neto, le aree marine protette di Amendolara e Isola di Capo Rizzuto, l’area a forte densità di macchia mediterranea e biodiversità del Trionto, dal punto di vista sociale il territorio interessato presenta preoccupanti emergenze sociali dovute principalmente alla rapida perdita di consistenza demografica, dovuta all’alto indice di spopolamento e invecchiamento della popolazione e alla scarsa presenza di reti orizzontali e verticali per lo sviluppo di competenze e orientamento al mondo del lavoro a favore delle giovani generazioni. L’ultimo rapporto Eurostat colloca la Calabria – e in particolare la zona della fascia ionica compresa tra Rocca Imperiale e Crotone – agli ultimi posti della classifica riguardante l’“indice di progresso sociale in Europa”, soprattutto per effetto delle carenze strutturali ivi presenti e per uno scarso “indice della qualità istituzionale”; dal punto di vista del sistema produttivo culturale e creativo si rileva che soltanto il 3,4% di questo mercato contribuisce all’economia regionale, dato statistico che mette in risalto la scarsa valorizzazione dei beni culturali e delle risorse umane creative e artistiche presenti; per migliorare la situazione socio-economica della Calabria è necessario orientare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a una nuova progettualità orientata all’economia reale, alla valorizzazione dei territori e al cosiddetto genius loci, favorendo la connessione delle attività materiali e immateriali locali all’Italia, all’Europa e all’intero bacino del Mediterraneo; la presenza di infrastrutture territoriali oggi sottoutilizzate e rientranti in Zona Economica Speciale – Porto di Corigliano-Rossano, porto e aeroporto di Crotone – unitamente alle aree in dismissione della Centrale Enel di Rossano e alla Centrale Eni Pertusola di Crotone possono generare una nuova macro-area regionale vocata all’innovazione (vista la vicinanza di due Atenei), all’agrifood, alle scienze della vita, all’economia circolare e all’industria culturale. Si chiede pertanto se il Ministro ritenga di inserire, tra gli interventi previsti dall’istituendo CIS, con particolare riferimento alla loro natura ambientale e sociale-occupazionale, quelli di riqualificazione dei sit, ex industriali dell’Enel e dell’Eni sopra menzionati, utilizzando la progettualità acquisita dall’Enel attraverso un concorso pubblico denominato Futur-e; di prendere in considerazione il modello di sviluppo del progetto Tecné, giudicato idoneo dalla commissione Futur-e in quanto rispondente ai requisiti di economia circolare, sostenibilità ambientale e valorizzazione delle risorse territoriali; e avendo, lo stesso, contenuti tecnico-scientifici proposti da Dipartimenti dell’Università della Calabria e da Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche oltre che adeguati valori di Social-Return-of-Investment; di considerare le suddette aree territoriali come un ecosistema dell’innovazione, dotandolo di adeguate risorse materiali e immateriali per lo svolgimento di attività di formazione, ricerca multidisciplinare al fine di generare sviluppo, coesione e competitività; di prevedere progetti infrastrutturali, primo tra tutti un collegamento di metropolitana leggera tra Sibari e Crotone finalizzato a una maggiore coesione territoriale, a beneficio delle popolazioni e dei tanti turisti della vasta zona interessata a usufruire dell’aeroporto di Crotone.
Sempre nell’interesse dello sviluppo del territorio calabrese si chiede, inoltre, che Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili emani un decreto ministeriale al fine di ammodernare, completare e mettere in sicurezza la Strada Statale 106 Jonica, che mette in comunicazione i due capoluoghi, i numerosi comuni costieri, l’Autostrada del Mediterraneo e l’autostrada A14 Adriatica, avvalendosi delle risorse di cui all’articolo 8 comma 6.

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