Secondo appuntamento per “Direzione di Viaggio…”: Ecco come trasformare le idee in azione

Il 27 novembre si è tenuto il secondo appuntamento del seminario di studi Direzione di Viaggio…per affrontare nuove sfide, l’incontro, organizzato dal circolo territoriale di Gioventù Nazionale di Locri e dal dipartimento cultura di Fratelli d’Italia, ha messo come sempre al centro formazione e confronto. Se nel primo appuntamento si è parlato di idee e valori, questa volta le idee dovevano tramutarsi in azione ed è per questo che, dopo i consueti saluti di Matteo Bruzzese, presidente del circolo territoriale di Gioventù Nazionale, Giovanni Puro, presidente provinciale delle federazione di Gioventù Nazionale Reggio Calabria, ha raccontato la nascita del blog Il Caffè Identitario, che in poco tempo è divenuto punto di aggregazione per ragazzi e ragazze che desiderano scrivere di attualità, politica, ma anche di filosofia, costume e società. Il blog, che al momento viene seguito in maniera particolare proprio da Matteo Bruzzese, ha la pretesa di essere un contenitore che vada oltre all’appartenenza politica, giovanile e non. Seppur animato da ragazzi e ragazze appartenenti a Gioventù Nazionale, al suo interno trovano spazio tutti coloro che si ispirano al mondo della destra sociale e del conservatorismo. Il nome del blog, spiega proprio come il sito voglia dare una scossa, come il caffè di prima mattina, ma allo stesso tempo, saper creare un momento di riflessione durante la giornata, nell’ambito della quale i suoi contenuti possano essere degustati con tutta calma. A seguire, Giovanni Scarfò, responsabile del dipartimento cultura del partito, si è soffermato su come le idee debbano necessariamente diventare azione, altrimenti rischiano di rimanere pura speculazione intellettuale che, seppur valida scelta, poco si addice a un movimento giovanile che ha la pretesa di fare politica. Scarfò è partito dall’esempio di Platone, che di sicuro è stato un immenso filosofo, che allo stesso tempo deve il suo nome alla pratica del pancrazio, una specie di pugilato, dimostrando come pensiero e azione debbano e possano andare di pari passo. Il discorso si è poi spostato sul ritornare a fare politica all’aperto, sull’importanza del radicamento sul e nel territorio, ricordando che lo stare in piazza non è una dimostrazione di forza e di esposizione di muscoli, ma momento di aggregazione e di confronto, dato che non vi ci si reca per spaventare la gente. Per fortuna gli anni piombo sono terminati e, in questa occasione, si è avuto modo di riflettere su come la destra giovanile abbia pagato con la vita di tanti giovani la difesa delle proprie idee e come sia importante l’esempio di costoro. Oggi è necessario vivere il proprio tempo, anche con linguaggi nuovi e, appunto, nuove direzione di viaggio, ma tenendo sempre ben presenti quali siano i valori e gli ideali che devono essere seguiti come stelle polari. Alla fine, proprio per dare concretezza al tutto, si è dato vita al laboratorio Dilaniamo il grigio, durante il quale si è partiti dal concetto di voler rompere e scardinare la monotonia di questo mondo creando eventi, azioni che diano una sorta di sveglia a una generazione troppo presa dall’iper connessione. Ed ecco la proposta di una serata musicale, di una mostra fotografica, di un’escursione alla scoperta di luoghi sconosciuti, nonostante si trovino a due passi da casa nostra e di una partita di calcio solidale. Come ha insegnato Ezra Pound, l’unica cultura che conosco è quella delle idee che diventano azioni, la sfida è stata accettata. Già si programma il terzo appuntamento.