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Costume e Società

Fratel Cosimo: «Viviamo in pienezza questo tempo di Avvento»

Al santuario Nostra Signora dello Scoglio, fondato, oltre dieci lustri fa, da Fratel Cosimo Fragomeni, l’unico mistico in vita, in Calabria, dopo la morte della compianta Natuzza Evolo, prosegue l’attività liturgica in modo fervente, nonostante la pandemia, sempre nel rispetto delle norme legislative in vigore. Ogni primo sabato del mese, a presiedere un incontro di preghiera, c’è il vescovo della diocesi di Locri – Gerace, nella cui giurisdizione il noto santuario ricade. Il prossimo è previsto per sabato 8 gennaio e gli appuntamenti importanti successivi saranno quello dell’11 febbraio, giornata mondiale di preghiera per i malati, e l’11 maggio, l’evento più speciale e importante dell’anno, a Santa Domenica di Placanica, poiché ricorre l’anniversario, nel 2022, il 54º, della prima apparizione della Madonna a Fratel Cosimo. Ovviamente, quotidianamente, viene celebrata la santa Messa (in questo periodo invernale alle ore 17:00). La domenica e nei giorni festivi la divina liturgia viene celebrata anche al mattino, alle ore 11:00. Gli incontri di preghiera con i sacerdoti e Fratel Cosimo, si svolgono, invece, ogni mercoledì e sabato. In queste due giornate, il mistico calabrese, incontra a colloquio personale e privato cento persone che si prenotano telefonicamente, come viene dettagliatamente spiegato nel sito ufficiale del Santuario o sulla piattaforma dedicata alla Madonna dello Scoglio. Per il santo Natale 2021 e per l’inizio dell’anno e l’Epifania sono previste le celebrazioni eucaristiche, in tutti i giorni festivi, sia al mattino, alle ore 11:00, sia al pomeriggio, alle ore 17:00. Sul tempo liturgico dell’Avvento, Fratel Cosimo, in una propria recente evangelizzazione, ha espresso:

L’Avvento è un tempo particolare, un tempo propizio per rinnovare in noi il desiderio di cambiamento, di conversione e di riavvicinamento a Dio. L’Avvento è il tempo favorevole per ciascuno di noi per poter purificare il nostro cuore dal peccato e prepararci ad accogliere nella fede il Dio Bambino che viene ad abitare in mezzo a noi.

Facendo, poi, riferimento a un brano evangelico, tratto da San Luca, capitolo 3, dal versetto 3 al 6 Fratel Cosimo ha detto:

Fratelli e sorelle in ascolto, come abbiamo potuto apprendere dal Vangelo, Luca ci presenta la figura di Giovanni Battista, cioè l’ultimo dei profeti. E Gesù, nello stesso Vangelo di Luca, al cap. 7, v. 28, facendo riferimento al Battista così si esprime: “Io vi dico che tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni”. E vi leggiamo ancora nel Cantico di Zaccaria riguardo a Giovanni: “E tu bambino sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade”. Giovanni, il grande profeta di Dio, è stato il precursore del Messia, colui che ha preparato la strada per la venuta del Salvatore. L’Evangelista Luca, nella sua narrazione, ci dice che Giovanni si mise subito in viaggio per tutta la regione intorno al fiume Giordano, e invitava tutto il popolo a convertirsi dai propri peccati, per poter ricevere il perdono e tenersi preparato alla venuta del Signore. Il messaggio di Giovanni consisteva, se vogliamo, nell’invito a un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati.

Il ministero del Battista attuava in pieno la profezia contenuta nel libro del profeta Isaia, il quale al cap. 40 scrive: “Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno dritte e quelle impervie, spianate”. Dunque fratelli e sorelle, la predicazione di Giovanni consisteva nel cambiamento di mentalità riguardo Dio e il prossimo e allo stesso tempo nel ritorno da una vita sbagliata, per riprendere quella giusta. Anche noi oggi alla luce della profezia di Isaia vogliamo prepararci ad accogliere il Signore, affinché vengano eliminati dalla nostra vita monti, colli e valli, curve e dirupi, proprio come dice il profeta, oserei dire intenzioni perverse, distorte, sregolatezze, superbia, ipocrisia, orgoglio, arroganza e prepotenza. Dice Gesù nel Vangelo di Matteo: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore”. Cerchiamo dunque, se vi sono di queste caratteristiche nella nostra vita di eliminarle e vivere nell’umiltà, nella carità e nell’amore vicendevole. Ricordiamoci che l’umiltà ci libera dalla follia dell’orgoglio, mentre l’orgoglio è la radice di tutti i mali. Prepariamoci alla venuta del Messia Salvatore, con un cuore rinnovato, un cuore nuovo, un cuore purificato dal peccato, un cuore predisposto, aperto e disponibile ad accogliere il Messia. Ma per avere un cuore nuovo, puro e rinnovato, ciascuno di noi ha bisogno di una vera conversione interiore e di una buona confessione dei propri peccati, poiché il Sacramento della riconciliazione ci consente di iniziare un percorso di rinascita spirituale. Sulla terra più o meno siamo tutti peccatori. Dice la Scrittura nella Lettera ai Romani, al cap. 3: “Non c’è nessun giusto, neppure uno. Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. Ci tengo a precisare una cosa: la vera conversione non è qualcosa che raccogliamo per la strada e proviamo a vedere come funziona! La conversione miei cari, è l’abbandono totale della vecchia vita, cioè la vita disordinata, per poter raggiungere il Regno dei cieli. Dice San Paolo Apostolo nella sua seconda lettera ai Corinzi, cap. 5 v. 7: “Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove”. Miei cari, non lasciamo trascorrere inutilmente questo tempo di avvento, di attesa, ma per usufruire veramente dei benefici spirituali e anche materiali che il Signore Gesù porta con sé, è proprio necessario per ciascuno di noi un attento esame di coscienza, accompagnato da un sincero pentimento di tutte le nostre trasgressioni. E il Signore, che non si lascia mai vincere in generosità, è sempre pronto a donarci la sua misericordia e il suo perdono, e come dice la profezia di Isaia: “Ciascuno di noi vedrà la salvezza di Dio”. La Vergine Santissima Nostra Signora dello Scoglio, Vergine dell’Attesa e Madre del Redentore, voglia aiutarci a vivere in pienezza questo tempo forte di Avvento, affinché rinnovati nella mente e nel cuore dalla grazia del Signore, possiamo essere degni di prendere parte un giorno all’eterno banchetto nel Regno dei cieli. In attesa del Messia Salvatore a tutti voi auguro un buon cammino. Dio vi benedica e sia lodato Gesù Cristo.

Foto: avvenire.it

Redazione

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