Di Francesco Salerno
È di solo pochi mesi fa la nomina a Presidente della Regione Calabria di Roberto Occhiuto, ma già il neoeletto presidente fa parlare di sé.
Indossando le vesti di un Mario Draghi in salsa regionale, Occhiuto sta scegliendo di gestire la Regione con pugno di ferro e senza sentire ragione da chi non è allineato al suo pensiero, che per inciso è lo stesso esternato dal premier a Roma.
Recente la decisione di rendere 10 comuni zona arancione e 1 (Platì) zona rossa. Nulla di nuovo sul fronte della colorazione dei comuni, che pare essere diventato il passatempo principale dei nostri politici locali. Ciò che però personalmente mi ha colpito, nel caso del rosso a Platì, è stata la motivazione dello stesso Occhiuto, che ha affermato quanto segue: «Qualche settimana fa sono andato in questa cittadina reggina, ho fatto aprire un centro vaccinale e ho detto agli abitanti: vaccinatevi o vi metto in zona rossa…»
Un ricatto, quello del Presidente, che stona completamente con tutti i proclami pre-elezioni che lo vedevano come una reale possibilità di cambiamento e di ringiovanimento all’interno della politica calabrese. Si suole dire che il potere logora chi non ce l’ha, ma in alcuni casi aggiungerei che il potere dà alla testa a chi lo conquista, altrimenti non si spiegherebbe la svolta da Don Rodrigo assunta da Occhiuto. Si potrebbe pensare che lo faccia soltanto per copiare Draghi, ma pare invece che egli creda sul serio a ciò che dice e che fa, tanto che lui stesso, di recente, ha rilasciato una nuova intervista in cui dichiarava di aver chiesto al premier di instaurare un lockdown selettivo per i non vaccinati. In pratica vuole chiudere a casa tutti coloro che non si sono voluti o non hanno potuto vaccinarsi (magari anche per altre complicazioni di natura medica).
Una scelta che, mi perdoneranno i luminari del calibro di Matteo Bassetti o Roberto Burioni, ritengo semplicemente fuori da ogni logica scientifica, sebbene ammetto che risponda perfettamente alle logiche dello scientismo che oggi viene spacciato per scienza e che spopola praticamente ovunque in Italia e non solo. D’altronde basta vedere chi Occhiuto ha voluto come consulente della Giunta regionale in materia sanitaria e di Protezione Civile, ovvero Agostino Miozzo. Quest’ultimo pare abbia vissuto in Corea del Nord e deve anche essergli piaciuto molto quel modo di vivere giacché, appena rientrato, ha dichiarato che «la democrazia è un lusso che non ci possiamo permettere, io sarei per arrestare i non vaccinati».
Certo, la democrazia è un lusso. Quello stesso lusso che ci porta (portava, nel caso del governo) a votare per eleggere i nostri rappresentanti, quella stessa democrazia che dovrebbe salvaguardare i diritti essenziali dell’essere umano, quella stessa democrazia che dovrebbe garantire giustizia, la stessa peraltro che permette a Miozzo di parlare a proprio piacimento. Ma forse ha ragione lui, è davvero un lusso, oggigiorno, la democrazia in Italia.
Ritornando a Occhiuto, il presidente ha concluso il suo proclama in cui invocava il lockdown selettivo intimando i non vaccinati a non uscire di casa, perché sarebbe meglio per tutti. Su questo gli do pienamente ragione, o quasi. Io penso, infatti, che sarebbe stato meglio che nessuno fosse uscito di casa nei due giorni delle elezioni per la presidenza calabrese, almeno così ci saremmo risparmiati di sentire certe esternazioni…
Foto: cronachedi.it
