Omicidio di Bianco: coinvolti altri soggetti?
Si configura sempre più come un omicidio commesso per futili motivi quello perpetrato ai danni del 70enne G.C. da parte del ventiquattrenne F.S., fermato giovedì scorso dai Carabinieri della Compagnia di Bianco.
Questa mattina l’udienza di convalida del fermo del giovane.
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Locri, Cristina Foti, ha constatato che fossero presenti validi motivi iniziali per disporre la misura di custodia cautelare in carcere, in quanto apparirebbero evidenti possibilità di pericolo di fuga e reiterazione del delitto. L’indiziato, già precedentemente denunciato in passato per un tentativo di aggressione, si è, per il momento, avvalso della facoltà di non rispondere e, tramite il suo avvocato di fiducia ha presentato una richiesta di ricovero presso una comunità terapeutica. Richiesta che al momento è stata respinta dal giudice, che pare non abbia concesso misure alternative, a causa dell’efferatezza del reato.
Le indagini in corso, svolte dai militari della Compagnia di Bianco e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, sono coordinate dalla Procura di Locri diretta da Luigi D’Alessio e in particolare da Marzia Currao.
Al vaglio degli investigatori si vanno sempre più delineandosi ipotesi che vanno al di là dell’omicidio per raptus, ma emergerebbero molti aspetti ancora da chiarire: la lucidità nel compiere tale gesto spingerebbe infatti gli inquirenti a presumere il coinvolgimento di altri soggetti.