ADVST
Attualità

Guerra in Ucraina: Cina e India ci concederanno uno spiraglio di luce?

Un alone di speranza si profila all’orizzonte.
L’ho detto giorni addietro. Lo ribadisco oggi. Credo che sia giunta l’ora per la Cina e per l’India di assumere una presa di posizione più netta: prodigarsi a favore della pace, in difesa dei diritti umani, perché che senso ha, per queste nazioni, che hanno milioni di figli sparsi in tutto il mondo e che tanto hanno da perdere (considerato che negli ultimi anni, soprattutto la Cina, hanno intensificato in maniera esorbitante i loro rapporti commerciali con il resto del mondo, divenendo in tal senso superpotenze) non prodigarsi in favore della pace? In questo triste frangente della storia umana, una guerra mondiale metterebbe anch’esse in ginocchio. Catapulterebbe i sopravvissuti (semmai ci fossero) nell’oscurantismo più assoluto. Una sorta di inverno nucleare (il medioevo della follia umana) dal quale non ci risolleveremmo mai più. E questo perfino Xi Jinping e Ram Nath Kovind lo sanno.
È dunque possibile che alla fine, come tutti ci auguriamo, prevalga il buonsenso. Sembra, infatti, che il presidente cinenese Xi Jinping se ne stia facendo una ragione. Ha capito, cioè, che ciò che aveva in un primo momento dato per scontato e che quindi (seppure sottobanco) aveva approvato (ovvero una guerra lampo che non avrebbe neppure concesso il tempo all’opinione pubblica mondiale di sollevarsi) rischia di trasformarsi, adesso, in un conflitto di proporzioni bibliche. E questo, come detto, non giova a nessuno, men che meno al vecchio Dragone. Ecco perché nelle ultime ore ha più volte esortato i popoli coinvolti nel conflitto alla pace. È solo un inizio, certo, ma uno di quelli che potrebbe spalancare il portone della ragione, inducendo Vladimir Putin alla riflessione, dal momento che sta restando sempre più solo. Questo, inoltre, guasterebbe il sonno sonno a quei pochi suoi mastini fedeli che hanno scelto di seguirlo in questa incommensurabile follia.

Foto: repubblica.it


Edil Merici

Francesco Marrapodi

Francesco Marrapodi approda a Métis dopo aver ricoperto importanti ruoli in altre testate giornalistiche. 
È stato Redattore Capo per la provincia di Reggio Calabria de “L’Attualità”, collaborato con “Calabria Letteraria” e con “Alganews”, nonché con la testata giornalistica “In Aspromonte”. 
Ha studiato tecniche e metodi di scrittura del “Gotham Writers' Workshop”, è stato inserito nell’antologia “Ho conosciuto Gerico” in onore di Alda Merini con la poesia “La Nova” e fa parte dell’“Unione Poeti dialettali di Calabria”.
L’8 agosto del 2014 ha realizzato sulla spiaggia di Bianco una statua di sabbia raffigurante Papa Francesco, evento recensito da “Famiglia Cristiana” per il quale ha ricevuto il ringraziamento e la benedizione del Papa in persona. 
Si è reso inoltre promotore di una campagna contro l’inquinamento marino con “La morte di Poseidone”, statua di sabbia che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo. 
Francesco è oggi un punto di riferimento redazionale su Bianco e dintorni, con un ruolo di primo piano nella Redazione Cultura.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button