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CronacaReggio Calabria

Omicidio di Bianco: il ruolo dei possibili complici e il tentativo di depistaggio

Dalle indagini svolte dai militari della Compagnia di Bianco e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, sarebbero emersi nuovi particolari in merito all’omicidio di Gesualdo Chinè, il 70enne ritrovato senza vita, all’esterno della propria abitazione, presso le case popolari Alluvionate di Bianco. Accusato di aver accoltellato l’uomo è F.S., giovane di 24 anni assistito dall’avvocato di fiducia Saverio Casile. Da fonti investigative si apprende che le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Locri Luigi D’Alessio e dal sostituto procuratore Marzia Currao, si concentrano in particolare sul contesto famigliare. Pare siano emersi indizi importanti che è necessario approfondire per capire le esatte dinamiche che hanno condotto all’omicidio dell’uomo. È stata disposta la nomina di due consulenti tecnici del Pubblico Ministero, due periti incaricati di eseguire l’esame autoptico sul corpo della vittima al fine di comprendere se le ferite siano state inferte tutte prima della morte dell’uomo. Dalle ultime ricostruzioni pare infatti che alcuni tagli, soprattutto quelli ai polsi, siano stati procurati in una fase successiva, col preciso intento di depistare le indagini e indurre a pensare a un suicidio. Gli investigatori stanno indagando su eventuali complici, in quanto sul luogo del delitto e nelle immediate vicinanze, sarebbero stati individuati dei reperti atti a far supporre, con buona approssimazione, l’intervento di altri soggetti presumibilmente coinvolti. L’ipotesi è che l’ indiziato sia stato aiutato durante l’occultamento delle prove. All’interno dell’abitazione del giovane sarebbero stati rinvenuti scarpe e indumenti intrisi di tracce ematiche, non appartenenti a lui né alla vittima. Intanto i famigliari si sono allontanati dal luogo dell’omicidio perché sostengono di essere oggetto di minacce. Lo scenario investigativo si allarga e s’infittisce sempre di più. Si attendono nuovi risvolti nelle indagini.


Edil Merici

Raffaella Centaro

Nata a Bianco, paese del “Bello del mare” e cresciuta tra il profumo inebriante dei gelsomini e del bergamotto. Attenta osservatrice, introspettiva e particolarmente curiosa per tutto ciò che la circonda. Appassionata di storia, arte, libri e viaggi. A tre anni leggeva il quotidiano sul divano, a casa dei nonni. Ama la cultura antica, in particolar modo la letteratura greca e latina e le lingue straniere, interesse nato al Liceo Classico e proseguito con gli studi letterari, filologici e linguistici. È Incline allo sport e ha una particolare passione per la danza. Ama la penna perché “Scrivere rende liberi”.

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