ADVST
Attualità

Crisi ucraina: anche l’arte è vittima della guerra


Edil Merici

Vittima della guerra russo-ucraina è anche il mondo dell’arte e del grido di aiuto e di dolore che esso lancia si fa portavoce il ministro della Cultura ucraino Oleksandr Tkachenko con queste parole:

La cattedrale dell’Assunzione, l’Università nazionale di arte e dell’Accademia di cultura di Kharkiv sono state bombardate. Il mondo deve fermare tutto questo. I cittadini Ucraini fermano i tank russi con le mani nude: I missili e gli aerei russi continuano vigliaccamente a bombardare le nostre belle e pacifiche città.

Il tesoro culturale dell’Ucraina, il secondo paese più grande d’Europa, è sotto attacco. I bombardamenti sui teatri, sui musei, sulle università, sulle chiese e su tutti i centri artistici e culturali, rischiano di cancellare la memoria storica di questa nazione, ricca di arte e di bellezza che, al suo interno, possiede ben sette siti iscritti nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Rischiano di essere colpite anche numerose statue di valore e monumenti unici come la Cattedrale di Santa Sofia nella capitale Kiev, il centro storico medievale di Leopoli, la celebre scalinata Potëmkin di Odessa, nel cui museo d’Arte Occidentale e Orientale è custodito il dipinto La Cattura di Cristo, attribuito a Caravaggio. Sull’orlo del precipizio i simboli della società di un intero Paese che sta combattendo anche sul fronte culturale, con i curatori d’arte che, in questi giorni di conflitto, si stanno adoperando per affrontare tutto questo. Forti segnali di speranza arrivano però dalla comunità artistica internazionale, che si è mobilitata esprimendo la propria disapprovazione tramite significativi gesti di solidarietà, anche di natura politica: il team del Padiglione Ucraina ha deciso di sospendere i lavori di organizzazione per la prossima Biennale di Venezia ed è recentemente giunta la notizia che l’Italia è pronta a ricostruire il teatro di Mariupol, recentemente distrutto da una bomba e rifugio per centinaia di civili. La proposta è arrivata dal ministro della Cultura Dario Franceschini ed è stata immediatamente approvata dal Consiglio dei ministri, con l’obiettivo di “offrire all’Ucraina i mezzi e le risorse per riedificarlo appena sarà possibile”, parole a cui sono seguiti i ringraziamenti del Presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj. È arrivato anche il momento di prepararsi a intervenire contro il potenziale commercio illegale di opere d’arte della nazione, brutalmente depredate durante l’incursione, con l’intento di salvare i capolavori del luogo, impedendo un eventuale saccheggio di cui la storia delle guerre, nei secoli, è già stata troppe volte testimone.

In foto: il teatro di Mariupol dopo il bombardamento


Trimboli

Raffaella Centaro

Nata a Bianco, paese del “Bello del mare” e cresciuta tra il profumo inebriante dei gelsomini e del bergamotto. Attenta osservatrice, introspettiva e particolarmente curiosa per tutto ciò che la circonda. Appassionata di storia, arte, libri e viaggi. A tre anni leggeva il quotidiano sul divano, a casa dei nonni. Ama la cultura antica, in particolar modo la letteratura greca e latina e le lingue straniere, interesse nato al Liceo Classico e proseguito con gli studi letterari, filologici e linguistici. È Incline allo sport e ha una particolare passione per la danza. Ama la penna perché “Scrivere rende liberi”.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button