Ampliamento dell’impianto di San Leo: “Siderno ha già dato” scrive al Comune di Locri
Dal Comitato Siderno ha già dato
Al Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese
Al Presidente del Consiglio Comunale di Locri, Domenico di Maio
Ai Consiglieri Comunali Locri
Ai Cittadini Locresi
Il Comitato Siderno ha già dato, costituito da diverse associazioni territoriali, da anni conduce una lotta per bloccare l’ennesimo scempio che si rischia di perpetrare sulla nostra e vostra pelle.
È ormai evidente, da anni, anche a voi, che l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di San Leo, collocato sulla fiumara Novito, continua a inondare anche i cittadini di Locri, e non solo le case sulla sponda locrese, di effluvi e sostanze tossiche insopportabili.
Questo rende impossibile una normale vita, in particolare ai contadini e alle aziende agricole che hanno la loro attività sui terreni adiacenti.
Il 24 settembre 2020 l’incendio all’impianto di TMB ha dimostrato i rischi associati ala presenza di un mostro collocato in quella zona.
La chiusura delle scuole, disposto sia dal Sindaco di Locri sia dai Commissari Prefettizi di Siderno ne fanno atto.
Quotidianamente, sulle vostre case e sui vostri terreni, si depositano sostanze pericolose che voi, come noi di Siderno, inalate e che comportano rischi per la salute.
Stanno decidendo l’ampliamento della struttura, con lavorazioni aggiuntive rispetto a quelle attualmente presenti, che comporterà un aumento più che doppio delle sostanze tossiche e nocive che verranno emesse in atmosfera, comportando ancora maggiori rischi alla vostra e nostra salute.
Ci sembra strano che i cittadini locresi non siano stati coinvolti in una discussione su queste problematiche né in assemblee, né in un Consiglio Comunale.
Noi siamo convinti che la conurbazione Locri-Siderno di cui si parla in questo periodo non avrà futuro se questo ecomostro verrà realizzato.
Pensate, come noi, al futuro della zona e dei nostri figli!
Non vorremmo trovare tra qualche anno una situazione ancora più drammatica di quella che stiamo vivendo in questi ultimi anni, per cui vorremmo, nelle modalità che ritenete più adatte, un incontro con voi per discutere insieme.