Processo “Crypto”: la Cassazione revoca la misura cautelare a Simone Pronestì
Dallo Studio Legale Vigna
È un annullamento con rinvio al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, che dovrà nuovamente pronunciarsi, l’esito del ricorso per Cassazione avanzato da Annamaria Domanico e Davide Vigna, legali di Simone Pronestì, classe 1992, già ristretto agli arresti domiciliari in esecuzione dell’ordinanza Crypto richiesta dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria ed eseguita il 14 settembre 2021.
All’indagato viene contestata la partecipazione all’associazione dedita al traffico di stupefacenti ipotizzata nell’ambito dell’indagine distrettuale e il concorso in un’importazione di un ingente quantitativo di droga nel marzo 2018.
Sin già dal primo riesame i legali contestavano tanto la sussistenza di gravità indiziaria in merito alle contestazioni elevate al Pronestì, quanto l’assenza di concrete esigenze cautelari che giustificassero la sua sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari.
Pronunciandosi a esito del ricorso proposto avverso il primo rigetto, la Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento del precedente provvedimento con restituzione degli atti al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, che dovrà nuovamente pronunciarsi sul punto.